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L’intelligenza artificiale sta per cambiare il volto del lavoro e le imprese italiane sono pronte ad abbracciare questa trasformazione. Secondo uno studio condotto da ServiceNow, il 73% delle organizzazioni nazionali crede che l’IA possa portare ad un aumento dei ricavi, e il 67% prevede di aumentare gli investimenti in questa tecnologia nell’anno a venire. Questi dati emergono dall’Enterprise AI Maturity Index 2024, che ha coinvolto oltre duemila società in diversi Paesi europei.

Nonostante l’Italia si posizioni all’ultimo posto nella regione Emea in termini di incremento degli investimenti, il nostro Paese si fa notare a livello mondiale per l’indice di maturità nell’ambito dell’IA. L’analisi ha esaminato cinque aree cruciali, tra cui strategia e leadership, integrazione dei flussi di lavoro, talenti e forza lavoro, governance dell’IA e investimenti in questa tecnologia. Se da un lato la maggior parte delle imprese italiane riconosce il potenziale dell’IA nell’ottimizzare l’efficienza e la produttività, solo una piccola percentuale delle entrate verrà reinvestita in questo settore.

Un aspetto positivo è rappresentato dalla crescente attenzione verso la gestione responsabile dell’Intelligenza Artificiale: quasi la metà delle aziende italiane ha compiuto progressi significativi nella creazione di team specializzati e nell’implementazione di politiche per un utilizzo etico e responsabile dell’IA. Inoltre, oltre la metà delle imprese prevede di assumere esperti di IA e offrire corsi di formazione per i dipendenti.

“È cruciale agire ora per sviluppare una forza lavoro specializzata, mediante l’assunzione di personale qualificato e programmi interni di formazione”, afferma Filippo Giannelli, manager di ServiceNow.

FP