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L’immenso potenziale dell’intelligenza artificiale nel campo della salute globale è attualmente ostacolato dalla mancanza di un contesto legislativo ed etico ben definito. Questa è l’affermazione di Luciano Floridi, docente presso Yale e uno dei massimi esperti dell’impatto etico delle nuove tecnologie. Floridi ha espresso queste opinioni in occasione della presentazione del simposio internazionale ‘Global Health in the Age of AI. Charting a Course for Ethical Implementation and Societal Benefit’, che riunirà oltre 40 esperti provenienti da tutto il mondo per discutere dello sviluppo sicuro ed equo dell’intelligenza artificiale nel campo della salute.

Il simposio, di cui Floridi è curatore scientifico, si propone di anticipare e affrontare i problemi emergenti legati all’impatto dell’IA sulla medicina personalizzata, alla necessità di garantire il ruolo decisionale del medico e al rischio di ridurre il paziente a un mero profilo digitale anziché a una persona. L’obiettivo finale è quello di redigere un documento di sintesi che fornisca raccomandazioni ai policy maker per affrontare questi dilemmi etici e legali.

Uno degli obiettivi principali del simposio è contribuire a colmare il gap etico e legislativo attuale che impedisce all’IA di esprimere appieno il suo potenziale, con conseguenze significative sull’economia e sulla salute dei cittadini. La trasparenza e la responsabilizzazione sono cruciali per aumentare la fiducia del pubblico nei confronti di questa tecnologia emergente, come già avvenuto in passato con altri settori controversi come gli Ogm e l’energia nucleare.

In conclusione, Floridi sottolinea l’importanza di affrontare queste sfide etiche e legali per garantire uno sviluppo equo e sicuro dell’IA nel settore della salute globale.

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