Il mercato italiano dei Big Data è in pieno boom, con una previsione di crescita del 20% entro il 2024, arrivando a una spesa totale stimata di 3,42 miliardi di euro. Questo incremento è trainato principalmente dall’interesse crescente per l’intelligenza artificiale generativa, con le prime iniziative di implementazione che stanno prendendo piede a livello internazionale. Questi sono i dati emersi dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Big Data & Business Analytics della School of Management del Politecnico di Milano.
La maggior parte degli investimenti, il 75%, proviene dalle grandi imprese, mentre solo il 6% proviene dalla Pubblica Amministrazione, una quota che, nonostante sia ancora bassa, è in crescita del 25% su base annua. Le utility registrano una crescita del 28%, mentre il settore manifatturiero del 23%. Inoltre, sette grandi aziende su 10 hanno avviato almeno un progetto di Advanced Analytics, ma solo il 20% ha un Chief Data Officer.
Secondo Carlo Vercellis, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio, il 2024 segna il passaggio dall’interesse per la Generative AI all’effettiva implementazione di iniziative a livello internazionale. Questo impatto si riflette direttamente sulle scelte di investimento anche in Italia, sia in termini di tecnologie per la gestione dei dati che nella volontà di sperimentare nuove applicazioni. L’obiettivo per le imprese ora è di sviluppare una strategia personalizzata per creare valore attraverso l’utilizzo consapevole dei dati, adattandola alle proprie esigenze, al contesto culturale e agli obiettivi a breve e medio termine.
In conclusione, il futuro del mercato italiano dei Big Data si prospetta ricco di opportunità e sfide, con un focus sempre maggiore sull’innovazione e sull’utilizzo intelligente dei dati per creare valore.