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Un’innovativa soluzione per ridurre drasticamente il consumo energetico dei dispositivi elettronici è stata recentemente presentata sulla rinomata rivista scientifica Nature Electronics. Frutto della collaborazione tra il gruppo di nanoelettronica dell’Università di Udine e il Mit di Boston, questo nuovo approccio potrebbe rivoluzionare il settore dell’industria elettronica.

I transistori al silicio, che costituiscono la base di dispositivi come smartphones, computer e automobili, sono noti per il loro elevato consumo energetico. Tuttavia, grazie all’utilizzo di transistori tridimensionali realizzati con nanofili verticali, i ricercatori sono riusciti a operare a tensioni più basse mantenendo alte prestazioni. Questo approccio innovativo potrebbe portare a dispositivi più potenti, veloci ed energeticamente efficienti.

Il professore David Esseni dell’Università di Udine ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, affermando che i nuovi transistori sono in grado di ridurre drasticamente l’energia dissipata. L’utilizzo di semiconduttori ultrasottili consente di ridurre le dimensioni dei dispositivi e aumentare la densità dei transistori all’interno di un chip, rendendo l’elettronica non solo più potente, ma anche più sostenibile.

L’articolo pubblicato su Nature Electronics rappresenta un passo significativo verso l’adozione di questa tecnologia nel settore industriale. Nonostante le sfide da affrontare, i risultati ottenuti potrebbero avere un impatto rivoluzionario sull’elettronica a basso consumo, con possibili applicazioni che spaziano dalle tecnologie dell’informazione all’intelligenza artificiale.

Il gruppo di nanoelettronica dell’Università di Udine, da anni impegnato nella ricerca di soluzioni per migliorare l’efficienza energetica nell’elettronica, ha ricevuto il supporto di progetti finanziati dall’Ue e dal ministero dell’Università e della Ricerca. Questo successo segna un’importante evoluzione nel campo dell’energia elettronica, anticipando un futuro più sostenibile e efficiente.