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Nuova architettura per chip quantistici: più potenti e economici

L’eliminazione delle complesse e costose connessioni presenti nei chip quantistici è il nuovo obiettivo per rendere questi dispositivi sempre più potenti ed economici. Questa rivoluzionaria idea è stata sviluppata in Italia da una startup chiamata Planckian, nata come spin-off dell’Università di Pisa e della Scuola Normale Superiore. Lo studio che descrive questa innovativa architettura è attualmente in fase di valutazione sulla rivista npj Quantum Inf e è stato inserito su ArXiv, la piattaforma per articoli scientifici non ancora revisionati.

Secondo Marco Polini, responsabile scientifico di Planckian, una delle sfide più grandi nell’avanzamento dei computer quantistici è la scalabilità, ovvero la capacità di aumentare il numero di qubit da poche decine a milioni. Attualmente, il cablaggio utilizzato per controllare i qubit all’interno dei chip è un ostacolo significativo. Questo sistema di fili e connessioni diventa problematico quando si cerca di scalare le dimensioni del chip, sia per motivi di spazio che di costi elevati.

Planckian ha presentato una soluzione rivoluzionaria, dimostrando di poter gestire decine di qubit con soli tre fili di controllo. Questo cambiamento di paradigma potrebbe rappresentare il futuro dei chip quantistici, consentendo la realizzazione di dispositivi molto più potenti e facili da scalare rispetto a quelli attuali.

Questa innovazione potrebbe aprire nuove opportunità nel settore dei computer quantistici, sfidando le attuali limitazioni legate al cablaggio e aprendo la strada a una nuova era di tecnologia quantistica.