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La Commissione europea ha lanciato una raccomandazione per i Paesi membri dell’Unione, chiedendo loro di rivedere gli investimenti delle imprese verso Paesi al di fuori dell’UE. Questa misura si concentra su tre aree tecnologiche cruciali – semiconduttori, intelligenza artificiale e tecnologie quantistiche – e invita gli Stati membri a valutare i potenziali rischi per la sicurezza economica che potrebbero derivare da tali operazioni. Il Commissario per la Sicurezza Economica, Maros Sefcovic, ha sottolineato che, in un contesto geopolitico complicato, è essenziale comprendere appieno i rischi connessi agli investimenti globali.

Il riesame degli investimenti esteri mira a determinare se sia necessario prendere ulteriori misure a livello europeo e nazionale per affrontare i rischi individuati. L’obiettivo principale è evitare che gli investimenti al di fuori dell’UE possano compromettere la sicurezza economica dell’Unione e garantire che tecnologie e know-how strategici non finiscano in mani non autorizzate. La raccomandazione, in vigore per i prossimi 15 mesi, si basa su un’analisi dettagliata e su una consultazione pubblica che hanno confermato la necessità di valutare attentamente i potenziali rischi per la sicurezza economica legati agli investimenti esteri.

Questa iniziativa fa parte della più ampia Strategia di Sicurezza Economica dell’UE, che include anche il monitoraggio degli investimenti diretti esteri in entrata. La Commissione enfatizza l’importanza della cooperazione e del coordinamento con i partner internazionali per affrontare queste sfide congiunte. Gli Stati membri sono tenuti a presentare un report sui progressi entro luglio 2025 e una relazione dettagliata sull’attuazione della raccomandazione e sui rischi individuati entro marzo 2026.

In conclusione, la Commissione europea si impegna a proteggere la sicurezza economica dell’Unione e a garantire che gli investimenti globali non compromettano la sovranità tecnologica e industriale dell’UE. Questa raccomandazione rappresenta un importante passo avanti nella gestione dei rischi connessi agli investimenti esteri e nella promozione di una politica economica più sostenibile e sicura.