A Pisa, un team di ricercatori della Scuola Normale Superiore ha fatto una scoperta rivoluzionaria nel campo dell’informatica quantistica: la distanza massima entro cui è possibile trasmettere in modo sicuro password e altri dati sensibili è di 1.000 chilometri. Questo significa che per superare questo limite occorre utilizzare ripetitori quantistici, dispositivi complessi e costosi da implementare lungo il percorso di comunicazione.
L’articolo, pubblicato su Nature Photonics da Francesco Mele, Ludovico Lami e Vittorio Giovannetti, spiega come l’informatica quantistica sfrutti le proprietà della fisica quantistica per migliorare le prestazioni della tecnologia. Sebbene la teoria dell’informazione quantistica sia avanzata, la sua applicazione pratica rimane limitata a esperimenti in laboratori altamente specializzati.
I ricercatori hanno utilizzato la Quantum Key Distribution (QKD), una tecnologia che garantisce la sicurezza dei dati tramite la generazione di una chiave segreta condivisa solo tra mittente e destinatario. Tuttavia, la distanza massima raggiungibile con la QKD utilizzando l’infrastruttura Internet attuale, basata su fibre ottiche e satelliti, è di circa 200 chilometri.
Francesco Mele spiega che la ricerca ha dimostrato che la distanza massima teoricamente raggiungibile con la QKD è di 1.000 chilometri. Per superare questo limite, sono necessari ripetitori quantistici posizionati lungo la linea di comunicazione.
In conclusione, questa scoperta apre nuove prospettive per la sicurezza informatica e l’informatica quantistica, ma richiede ulteriori sviluppi tecnologici per implementare effettivamente la trasmissione sicura di dati su lunghe distanze. L’innovazione non conosce limiti, ma può superarli con soluzioni creative e tecnologicamente avanzate.