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Bill Gates, arriva l’autobiografia Source code del fondatore di Microsoft

da | Gen 31, 2025 | Tecnologia


Un’autobiografia che racconta una vita straorinaria, dall’infanzia al successo planetario. Bill Gates, oggi 69 anni, fondatore della Microsoft, si è raccontato in alcune interviste in previsione del lancio del suo libro Source Code – I miei inizi (uscita globale il 4 febbraio, in Italia per Mondadori), primo di una trilogia, in cui il magnate della tecnologia racconta la sua vita, tra successi e momenti dolorosi. Una storia che va dalla sua infanzia fino alla fine degli anni ’70, quando Microsoft ha firmato il suo primo contratto con Apple.

Un “errore” il divorzio da Melania

Gates ha definito “un errore” il suo divorzio da Melinda French Gates. In una recente intervista pubblicata dal britannico The Times of London, e ripresa poi dai media Usa, il co-fondatore miliardario di Microsoft ha detto che il divorzio è stato un “errore di cui mi pento”. Ce ne sono altri di pentimenti, ha aggiunto, “ma nessuno che conta”. La coppia di miliardari filantropi annunciò la fine del matrimonio dopo 27 anni nel maggio 2021. Nell’intervista al giornale britannico rilasciata in vista della pubblicazione suo libro Gates ha detto: “C’è un qualcosa di straordinario nel trascorrere la tua intera vita adulta con una persona per via dei ricordi e della profondita’ delle cose fatte e dell’avere figli insieme. Quando io e Melinda ci siano conosciuti, stavo avendo abbastanza successo ma non un successo assurdo. Quello e’ arrivato quando eravamo gia’ insieme. Quindi lei mi ha visto attraversare tante cose”.

Il privilegio e la morte dell’amico

Gates ha anche raccontato di aver trascorso un’infanzia felice in una condizione di “privilegio non guadagnato”, in quanto “nato maschio e bianco” a Seattle, in anni ancora segnati dalla segregazione razziale. L’imprenditore ha anche raccontato come si ossessionasse su alcuni progetti e ha spiegato che, se fosse cresciuto nel mondo di oggi, Gates ammette che, se fosse cresciuto nel mondo di oggi, forse gli avrebbero diagnosticato qualche disturbo di tipo autistico. Tra i dolori della sua vita, la morte del suo migliore amico e primo socio in affari, Kent Evans, a soli 17 anni. “Stavamo ore a scrivere codici, a chiederci se da grandi volevamo diventare ambasciatori, generali, o scienziati. E, poi, all’improvviso, se ne era andato. Ero rimasto solo, e dovevo andare avanti”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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