D’altra parte, il progetto ipotizza un addestramento all’insegna della gamification, ovvero con un approccio vicino al mondo dei videogiochi, per imparare più velocemente e in modo anche più sicuro (parlando di ambienti pesanti). Inoltre, dato che non richiede la presenza fisica dell’operatore sul mezzo, anche una persona con disabilità ha possibilità di poterlo manovrare senza problemi. Oppure, può facilitare l’utilizzo della ruspa elettrica in condizioni meteo particolarmente avverse oppure in ambienti pericolosi o contaminati.
L’Italia dietro al progetto
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Impact può contare su soluzioni sviluppate ad hoc per ottimizzare gli spostamenti e le manovre di carico e scarico materiale, che possono avvenire anche in automatico e ci riesce grazie alla massiccia raccolta dati durante le attività in corso. C’è tanta Italia dietro al progetto, con gli ingegneri del polo CNH di Lecce che hanno collaborato con le divisioni di design industriali a Modena e Torino.