ATTENZIONE: spoiler sulla seconda stagione di Andor
Il discorso di Mon Mothma risuona dalla galassia lontana, lontana fin qui sul pianeta Terra. Non c’è dubbio che Andor sia la serie più politica e drammaticamente attuale del canone di Star Wars. Nel nono episodio della seconda stagione, diffuso dal 6 maggio in streaming su Disney+, questo è diventato ancora più eclatante, soprattutto grazie a questo discorso che sta facendo parecchio discutere i fan della saga e non solo. Conosciamo Mon Mothma come uno dei personaggi chiave dell’Alleanza Ribelle, di cui è mostrata come leader ne Il ritorno dello Jedi (allora interpretata, in un breve cameo, da Caroline Blakiston); ritorna, ma in una fase cronologica precedente, nella serie animata Clone Wars, e soprattutto nel film Rogue One e nella serie Rebels, con il nuovo volto e la voce di Genevieve O’Reilly. Soprattutto è al centro appunto di Andor, come una senatrice che rischia le proprie risorse e la propria vita per supportare la resistenza.
Il culmine del suo impegno, talvolta titubante o spaventato, giunge appunto nell’episodio nove, intitolato non a caso Benvenuta nella Ribellione: “Ci troviamo di fronte a una crisi. La distanza tra ciò che si dice e quello che sappiamo vero si è tramutata in un abisso. Di tutte le cose a rischio, la perdita di una realtà oggettiva forse è quella maggiormente pericolosa. La morte della verità è la vittoria definitiva del male“, dice la senatrice decisasi finalmente a smascherare il regime autoritario e violento dell’Impero, che mette in luce i meccanismi sempre più spietati e manipolatori della propaganda: “Quando la verità ci abbandona, quando la lasciamo scivolare via, quando ci viene strappata dalle mani, diventiamo vulnerabili all’appetito di qualsiasi mostro urli più forte”.
A motivare il suo discorso sono gli eventi avvenuti poco prima sul prezioso pianeta commerciale di Ghorman, sul quale l’Impero ha innescato un sistema di manipolazione per sfruttarne le risorse e sul quale le rivolte pacifiche si sono trasformate in un sanguinosissimo massacro. A quello si riferisce Mon Mothma con parole che alle nostre orecchie appaiono immediatamente di stringente attualità: “Ciò che abbiamo visto ieri su Ghorman è stato un immotivato genocidio! Sì, un genocidio! E questa stessa aula ha rigettato questa verità mostruosa. E chi è il mostro che sta urlando più forte ora? Il mostro che abbiamo contribuito a creare? Il mostro che verrà a prendere tutti noi tra non molto è l’imperatore Palpatine”. L’utilizzo di espressioni, in originale, come “death of truth” e “genocide”, sono balzate subito al centro delle discussioni online, ribadendo come Andor sia uno dei prodotti seriali che più limpidamente racconta non solo i meccanismi sottili su cui si instaurano regimi fascisti, ma anche su come tutta la nostra società di oggi sta scivolando verso derive reazionarie e liberticide.