Esplora il mondo della tecnologia e del lifestyle con Consigli Tech e Lifestyle di Flavio Perrone

>>>ANSA/ Troppe regole e poca formazione, l’IA stenta in Italia – Future Tech

da | Mag 13, 2025 | Tecnologia


L’Italia e l’Europa in ritardo sulla digitalizzazione: le riflessioni della AI Week di Milano

Negli ultimi trent’anni, l’Italia e l’Europa si sono trovate in una posizione unica nel panorama della digitalizzazione, agendo come una sorta di arbitro tra le dinamiche, spesso contrastanti, di Stati Uniti e Cina. Tuttavia, questo trend ha portato il blocco a spendere troppo tempo sulle regolamentazioni tecnologiche invece di concentrarsi sull’applicazione degli strumenti e sulla formazione dei cittadini.

Durante la AI Week di Milano, la settimana dedicata all’intelligenza artificiale che ha raccolto oltre 375 interventi da aziende di tutto il mondo, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sottolineato che “l’Italia è sotto la media europea per conoscenze tecnologiche di base”. Ha inoltre aggiunto che “prima di portare l’IA negli uffici pubblici, bisogna formare le persone. È una grande opportunità, ma servono competenze. Dobbiamo accompagnare il percorso di adozione anche per sfatare il mito di sostituzione dei lavoratori odierni. L’uomo sarà sempre al centro, ma non possiamo negare il supporto dell’intelligenza artificiale nello svolgere mansioni ripetitive, poco creative”.

Alec Ross, ex consigliere per l’innovazione del dipartimento di stato di Hillary Clinton e con un ruolo chiave nella campagna digitale di Barack Obama, ha condiviso una visione simile. Ha affermato che “la Silicon Valley è piena di talenti italiani. Perché sono lì e non in Europa? La burocrazia ha rallentato gli investimenti nel vostro Paese e questo spinge i giovani e le aziende a guardare altrove”. Ha inoltre criticato l’AI Act, definendolo “quasi 400 pagine alla ricerca di un problema”, e ha sottolineato che l’UE non è riuscita a bilanciare rischi e opportunità, producendo un documento che, di fatto, porta ulteriori vantaggi a USA e Cina nella corsa all’intelligenza artificiale.

Ross ha inoltre evidenziato che l’Italia è “in fondo all’indice Desi sulla digitalizzazione dell’economia e della società. Un risultato inaccettabile alla luce di un potenziale inespresso”. Tuttavia, ha anche sottolineato che “non siamo all’anno zero” e che l’economia italiana, con forti radici territoriali, può adesso sperimentare qualcosa di nuovo. Ha invitato a “agire tempestivamente, anche come sistema-Paese, per non perdere ulteriore terreno nei confronti del resto del mondo”.

Durante la AI Week, è stata presentata l’Agenda per l’intelligenza artificiale nelle imprese italiane. Secondo i fautori, Compagnia delle Opere, Fabbrica dell’Eccellenza e Università degli studi di Bergamo, le organizzazioni possono diventare protagoniste, non comparse, della trasformazione digitale nazionale. L’IA è accessibile, ma non è neutra quando inserita nella vita lavorativa, e serve una strategia coerente con la cultura aziendale.

Riproduzione riservata © Copyright

Written By Flavio Perrone

Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

Related Posts