Si chiama Nuclitalia ed è la nuova società dedicata allo sviluppo del nucleare nel nostro Paese. Un tassello fondamentale nella strategia di ritorno all’atomo del governo guidato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. A costituire la new company (o newco, come si usa in gergo economico) sono tre aziende che hanno una partecipazione da parte dello stato.
La maggioranza, con il 51% delle quote, è in capo a Enel, una delle principali società nazionali nel campo energetico. Al 39% si colloca Ansaldo Energia, che è specializzata nella costruzione di centrali. Infine, al 10%, si trova Leonardo, il più importante produttore italiano in ambito militare.
Il focus sui mini reattori nucleari modulari
Compito di Nuclitalia srl, come recita la nota di annuncio della costituzione dell’azienda, saranno lo “studio di tecnologie avanzate” e “l’analisi delle opportunità di mercato nel settore del nuovo nucleare”. Più nello specifico, l’azienda dovrà “valutare i design più innovativi e maturi del nuovo nucleare sostenibile, con un focus iniziale sugli small modular reactor (Smr) raffreddati ad acqua”.
I mini reattori nucleari modulari sono impianti più piccoli rispetto alle centrali tradizionali, sia per dimensione sia per potenza. Utilizzano tecnologie a fissione (quindi generando energia dalla rottura di nuclei di atomi) per produrre dai 10 ai 300 megawatt di energia e strutture modulari per facilitare la produzione in serie e le procedure di assemblaggio, come spiega l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea).
Nuclitalia dovrà definire, si legge nel comunicato congiunto, “i requisiti specifici per il nostro sistema Paese e la selezione delle soluzioni più promettenti sulla base di un’approfondita analisi tecnico-economica. La società esaminerà inoltre le opportunità di partnership industriali e di co-design con un approccio fondato su innovazione, sostenibilità ambientale ed economica e valorizzazione delle competenze della filiera italiana”. A livello europeo è stato inserito nel programma European Industrial Alliance on Small Modular Reactors della Commissione il progetto Alfred di Ansaldo: un reattore veloce raffreddato a piombo, di quarta generazione e modulare, che riutilizza il combustibile nucleare esausto.
La governance dell’azienda
A guidare la newco sarà un consiglio d’amministrazione composto da sette membri e presieduto da Ferruccio Resta, già rettore del Politecnico di Milano e oggi presidente della Fondazione Politecnico di Milano, di Most (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile) e della Fondazione Bruno Kessler. Amministratore delegato sarà Luca Mastrantonio, responsabile dell’unità di Nuclear Innovation di Enel.