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Bolla perfettamente sferica scoperta nella Via Lattea, non sappiamo da dove viene

da | Mag 20, 2025 | Tecnologia


Fluttua leggera nella Via Lattea. È una bolla perfettamente sferica appena scoperta dagli astrofisici della Western Sydney University, in Australia, e soprannominata Teleios, che in greco antico significa “perfezione”. Secondo le prime analisi, pubblicate in uno studio sul server di preprint arXiv, si tratterebbe di una sfera di materiale in espansione espulsa da una stella in esplosione, ovvero un resto di supernova. Ma serviranno ancora ulteriori indagini per capire come si sia formata esattamente e quali sono le sue origini.

Lo studio

Per scoprire la bolla perfettamente sferica, i ricercatori si sono serviti dei dati del radiotelescopio Australian Square Kilometre Array Pathfinder (Askap) che in precedenza aveva già identificato gli Odd Radio Circle (Orcs), nell’ambito della ricerca Evolutionary Map of the Universe (Emu). A differenza di questi ultimi, tuttavia, la nuova analisi suggerisce che Teleios abbia un’origine diversa. Osservando più nel dettaglio, infatti, il team si è accorto che la bolla sferica emette una debole luminosità solo nelle lunghezze d’onda radio e che, molto probabilmente, si tratta dei resti di una supernova di tipo Ia, una delle categorie di supernova più luminose dell’Universo, che si verificano quando una nana bianca in orbita binaria con una stella compagna assorbe così tanto materiale da quest’ultima da esplodere.

Le distanze e dimensioni

Calcolare le distanze degli oggetti celesti nello Spazio, tuttavia, è piuttosto complesso. Secondo le stime dei ricercatori la distanza di Teleios sarebbe di 7.175 anni luce oppure di 25.114 anni luce circa. Queste due distanze, ovviamente, hanno significati ben diversi per la storia evolutiva della bolla sferica e indicano dimensioni molto diverse: alla distanza più vicina, Teleios avrebbe un diametro di 46 anni luce, mentre a quella maggiore di 157 anni luce. Inoltre, dato che i resti di supernova consistono in una nube di materiale in espansione, ciascuna di queste dimensioni determina un’età diversa. Per la distanza più vicina, la bolla sferica sarebbe più giovane, meno di 1.000 anni, mentre a una distanza maggiore, dovrebbe avere più di 10.000 anni.

L’assenza di raggi X

Uno dei principali problemi è il fatto che i modelli evolutivi delle supernove di tipo Ia prevedono anche l’emissione di raggi X, che per la bolla sferica non sono stati rilevati. Secondo i ricercatori, quindi, un’altra possibile ipotesi è che Teleios sia il residuo di una supernova di tipo Iax, un tipo di supernova Ia che non distrugge completamente la nana bianca, ma lascia dietro di sé un residuo di stella “zombie”. Ciò si adatterebbe perfettamente alle proprietà di emissione di Teleios, ma dovrebbe essere molto più vicina, a circa 3.262 anni luce di distanza, e un po’ più piccola, circa 11 anni luce di diametro.

La bolla sferica

Dato i resti di una supernova sono quasi sempre asimmetrici, la bolla perfettamente sferica è uno spettacolo molto raro, ma non impossibile. Solitamente, infatti, il materiale in espansione può spingersi nel gas o nella polvere interstellare che si trova nelle vicinanze e alla fine inizia a frammentarsi. Se la supernova è simmetrica e si verifica in una regione di spazio sufficientemente libera, allora, può espandersi simmetricamente. Proprio come Teleios che, secondo le ipotesi dei ricercatori, non ha ancora raggiunto il suo punto di frammentazione. “Abbiamo condotto un’esplorazione approfondita del possibile stato evolutivo della supernova in base alla sua luminosità superficiale, alle dimensioni apparenti e alle possibili distanze”, scrivono i ricercatori. “Tutti i possibili scenari presentano delle difficoltà, soprattutto considerando la mancanza di emissione di raggi X che ci si aspetta sia rilevabile in base alla nostra modellizzazione evolutiva. Sebbene riteniamo che lo scenario di una supernova di tipo Ia sia il più probabile, osserviamo che non sono disponibili prove dirette per confermare definitivamente alcuno scenario e che sono necessarie nuove osservazioni sensibili e ad alta risoluzione di questo oggetto”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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