L’Intelligenza Artificiale nel Sistema Sanitario: Primati Risultati e Prospettive
L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta diventando sempre più rilevante tra gli operatori sanitari del sistema pubblico. Secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio Sanità digitale del Politecnico di Milano, il 46% dei medici di medicina generale, il 26% dei medici specialisti e il 19% degli infermieri hanno già fatto uso di strumenti di IA generativa. Questo trend è particolarmente significativo, poiché indica un’iniziale adozione di tecnologie innovative che potrebbero rivoluzionare il modo in cui il personale sanitario lavora.
I primi risultati di questo utilizzo sono già visibili e molto promettenti. Il beneficio potenziale stimato per i medici di medicina generale è pari a due settimane lavorative all’anno risparmiate per attività operative e amministrative. Per i medici specialisti, questo risparmio si traduce in una settimana lavorativa all’anno, oltre a due giorni di tempo risparmiati grazie alla capacità di recupero di informazioni più efficiente, in particolare per quanto riguarda la ricerca di informazioni scientifiche, la generazione di documenti di sintesi e l’analisi della letteratura scientifica.
Questi dati sono stati anticipati dal responsabile scientifico dell’Osservatorio, Mariano Corso, nel corso del Forum PA a Roma. Secondo Corso, “Con un uso semplice, di primo livello, dell’IA si vedono già i primi segni di quello che potrà essere. Molto di più si potrà fare, perché a fronte delle operazioni di digitalizzazione e infrastrutturazione possibili oggi grazie al PNRR, ci sarà un patrimonio di dati rispetto al quale si potranno sviluppare delle applicazioni legate a innovazioni tecnologiche, e in particolare all’IA, che consentiranno almeno in parte di contrastare questa carenza di organico che in questo momento è endemica e difficile.”
In sintesi, l’adozione dell’IA nel sistema sanitario pubblico non solo offre benefici in termini di produttività, ma rappresenta anche una strategia promettente per affrontare le sfide attuali legate alla carenza di personale. Man mano che le tecnologie avanzate diventano più accessibili e integrate nei processi sanitari, ci si aspetta un impatto significativo sulla qualità e sull’efficienza delle cure.
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