Il Google I/O 2025, la tradizionale conferenza del colosso dedicata agli sviluppatori, si è aperta ieri in California e come al solito non sono mancati gli annunci. Come ormai da due anni a questa parte, l’azienda ha dimostrato di voler continuare a puntare fortissimo sull’intelligenza artificiale. Nel corso di uno dei keynote, i dirigenti di Google hanno anticipato l’arrivo di nuove funzionalità AI all’interno di prodotti di ogni tipo: la tecnologia è sempre più presente in Android, Search, Gemini e prima o poi sbarcherà anche negli occhiali intelligenti di Mountain View.
Abbiamo ricapitolato tutto quello che Google ha presentato in occasione dell’I/O.
Gemini si arricchisce
L’Assistente Google, l’aiutante digitale che si nascondeva nel vostro telefono e aveva un’utilità relativa, è stato rimpiazzato più o meno ovunque dall’onnipresente Gemini, l’intelligenza artificiale del gigante.
L’azienda ha svelato una serie di aggiornamenti per la sua AI, tra cui spicca senza dubbio Gemini Live. Questa nuova funzione combina gli input provenienti dalla fotocamera dello smartphone e i comandi vocali con una capacità di effettuare ricerche sul web, telefonare e raccogliere informazioni simile a quella di un agente AI. Si tratta di un’estensione degli esperimenti che abbiamo visto l’anno scorso con Project Astra, in cui il motore di intelligenza artificiale di Google si è dimostrato in grado di descrivere quello che vede attraverso una fotocamera connessa, ricordare fatti importanti sull’ambiente circostante e svolgere compiti per conto dell’utente, il tutto chiacchierando in modo naturale.
Ma Gemini si sta facendo largo anche nella suite di applicazioni per la produttività di Google. Il migliore esempio su questo fronte è una nuova funzione di Gmail chiamata Personalized smart replies (Risposte intelligenti personalizzate), che sfrutta l’intelligenza artificiale per assorbire il vostro stile di scrittura e la sintassi che usate di solito – attingendo dai vostri appunti, email, documenti e fogli di calcolo – in modo da generare risposte lunghe che riflettono il modo in cui scrivete.
“Con Personalized smart replies, posso essere un amico migliore“, ha dichiarato durante il suo keynote Sundar Pichai, l’amministratore delegato di Alphabet (la società che controlla Google), aggiungendo che utilizza in prima persona la funzione per rispondere ai messaggi che altrimenti trascurerebbe per via degli impegni lavorativi.