Sergey Brin: “Vogliamo fare di Gemini la prima intelligenza artificiale generale”
Sono le parole di Sergey Brin, co-fondatore di Google, pronunciate durante la conferenza per sviluppatori I/O 2025 a Mountain View, in California. Brin ha partecipato a una tavola rotonda insieme a Demis Hassabis, AD di DeepMind, azienda che fa parte del gruppo Alphabet, lo stesso di Google.
Gemini è il chatbot IA offerto da Google sul web e in versione mobile come app. Secondo Brin, l’intelligenza artificiale generale (Agi) arriverà prima del 2030 e sarà in grado di portare le competenze dei modelli di IA vicine, se non superiori, a quelle dell’uomo.
“Come sviluppatore, è un momento davvero unico nella storia”, afferma Brin. “Qualsiasi informatico non dovrebbe essere in pensione in questo momento, ma lavorare sull’intelligenza artificiale”.
La cautela di Hassabis
Più cauto è stato Hassabis, che ha sottolineato la necessità di uno sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale. “Per me, affinché qualcosa si possa definire Agi, deve essere coerente, molto più coerente di quanto non sia oggi l’IA”, ha detto.
La preoccupazione per uno sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale interessa entrambi i manager. Alla domanda se si arriverà ad un futuro in cui un’unica società dominerà il mercato dell’IA, Hassabis ha suggerito che, una volta costruiti i primi sistemi Agi, “potremo usare la stessa tecnologia per assicurare la pluralità, isolando i sistemi più rischiosi a favore di un approccio trasparente e sicuro”.
Il ruolo di Sergey Brin
Attualmente, Sergey Brin non ricopre un ruolo esecutivo all’interno di Alphabet, la società madre di Google, da quando si è dimesso dalla carica di presidente nel dicembre 2019. Tuttavia, rimane una figura influente all’interno dell’azienda quale membro del consiglio di amministrazione e secondo maggior azionista singolo dopo Larry Page, l’altro co-fondatore.
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