Nella cittadina francese di Dieppe, all’interno dello stabilimento Jean Rédélé, nel 1963 nasceva l’agilissima A110, e oggi prende forma la rivoluzione elettrica di Alpine. L’Alpine A390 è stata presentata qui non per caso, ma come ouverture di un compleanno importante: i 70 anni di un marchio che ha fatto della leggerezza una religione. Luca De Meo — demiurgo del Dream Garage — ha presentato il debutto del secondo atto dopo l’esordio urbano della A290.
La nuova A390 è una sport fastback a cinque porte, interamente costruita in Francia: dai motori di Cléon alle batterie Verkor, fino alla produzione a Dieppe. Il suo nome, A390, svela già la sua vocazione: “3” come il segmento, “90” per l’uso quotidiano, sportivo e trasversale. È l’equilibrio tra la brutalità della performance e la vestibilità della routine.
Sportiva a cinque porte
L’85% delle linee dell’A390 riprende fedelmente la concept A390_β. Le proporzioni da coupé si sposano con una versatilità da fastback, con cinque porte e 532 litri di bagagliaio nascosti dietro un design muscoloso e affilato. È lunga 4,615 metri, larga 1,885 e alta 1,532: misure studiate al millimetro per garantire stabilità e agilità.
Il cofano è inclinato e il tetto scende con angolo di 17°, mentre il diffusore posteriore, con angolo di 8°, strizza l’occhio ai prototipi endurance. Sul parabrezza, un piccolo omaggio: la silhouette dell’A110, come a dire “non ci siamo dimenticati da dove veniamo”. Sei colori, due tetti e cerchi fino a 21 pollici completano la mise.