Ma è la riduzione della piega che colpisce maggiormente. Motorola ha compiuto un lavoro ingegneristico notevole: la piega è ancora tangibile al tatto, ma visivamente è quasi impercettibile salvo mettendo in telefono in condizioni di luce particolari.
Invariata la dimensione, generosa, dello schermo esterno da 4 pollici ma c’è un incremento della luminosità che passa da 2400 a 3000 nit. Con la protezione Corning Gorilla Glass Ceramic (resistenza alle cadute 10 volte superiore), è diventato un vero e proprio display secondario completamente funzionale. La possibilità di utilizzare praticamente qualsiasi app senza aprire il telefono rappresenta un vantaggio sia nell’uso del flip phone, sia nella durata della batteria.
La validazione Pantone per entrambi i display non è solo marketing: i colori risultano effettivamente più accurati e naturali, particolare che si apprezza soprattutto nella fotografia. Sempre presenti anche le certificazioni HDR10+ e Dolby Vision.
Prestazioni e software
L’aggiornamento al processore di riferimento del mercato è consuetudine per le aziende di smartphone ma non è un elemento scontato. Motorola Razr 60 Ultra punta invece in alto e monta lo Snapdragon 8 Elite a 3nm che ovviamente consente prestazioni senza compromessi anche su un modello pieghevole. Multitasking intensivo, gaming ad alto frame rate, elaborazione di contenuti multimediali: tutto scorre con una fluidità, grazie anche a 16 GB di memoria ram e 512 GB di spazio di archiviazione, non espandibile. Scalda anche molto meno del suo predecessore.
Photo by Mark Perna
Il vero punto di svolta potenziale sarebbe quello di Moto AI, il sistema di intelligenza artificiale implementato dall’azienda che si integra profondamente nel sistema. L’intenzione è quella di rendere le funzioni evolute fruibili in modo trasparente dall’utente trasformando l’assistente digitale in compagno proattivo, capace di suggerire, creare e organizzare in autonomia. Per fare questo Motorola punta a usare un modello LLM proprietario e indipendente però ancora piuttosto acerbo.
Grazie al tasto fisico dedicato e al supporto per modalità tent/stand, l’interazione con Moto AI diventa naturale, anche con comandi vocali o con lo sguardo grazie alla funzione Guarda & Parola e con la parziale integrazione di Perplexity che si trova già come app installata. La versione avanzata Perplexity Pro è però in abbonamento con soli 3 mesi offerti gratuitamente, poi costa circa 18 euro al mese.