Le dichiarazioni di Musk, comparse in un post su X, rappresentano il momento più teso di uno scontro iniziato martedì 3g iugno, quando aveva definito “un abominio disgustoso” una proposta di legge sostenuta da Trump, accusandola di far aumentare il deficit federale di oltre 2.000 miliardi di dollari. Al momento, Musk non ha fornito prove a sostegno delle sue affermazioni.
Cosa sono gli Epstein files
La vicenda Epstein si è sviluppata lungo un arco temporale di oltre due decenni. Dopo il primo arresto nel 2006 e il controverso patteggiamento del 2008 in Florida che aveva consentito al finanziere di evitare accuse federali più gravi, il caso sembrava chiuso. L’inchiesta del Miami Herald nel 2018 ha però riportato tutto alla luce, rivelando i dettagli dell’accordo segreto che aveva permesso a Epstein di scontare appena tredici mesi in una prigione di massima comodità, costringendo le autorità federali a riaprire il fascicolo e ad arrestare nuovamente Epstein nel luglio 2019 per traffico sessuale federale.
La morte suicida del finanziere in cella non ha fermato le indagini, che hanno portato nel 2021 alla condanna a 20 anni di carcere per Ghislaine Maxwell, ex compagna di Epstein ritenuta responsabile di aver reclutato e preparato le vittime minorenni per gli abusi sessuali. Parallelamente sono continuate a moltiplicarsi le cause civili delle vittime contro i presunti complici e facilitatori del sistema criminale di Epstein che si estendeva dalle residenze di lusso di Manhattan e Palm Beach all’isola privata di Little St. James.
Da questo lungo percorso giudiziario si è accumulata una mole considerevole di documentazione. Gli Epstein files comprendono registri di volo, rubriche di contatti, inventari delle prove e deposizioni distribuite tra Dipartimento di Giustizia, Fbi e vari tribunali federali. Parte di questo materiale è già emerso negli anni attraverso cause civili e inchieste giornalistiche, rivelando la vasta rete di contatti di Epstein negli ambienti del potere, dai viaggi di Bill Clinton sul jet privato alle feste frequentate da Trump negli anni Duemila, fino alle accuse contro il principe Andrea del Regno Unito.
Tuttavia, la maggior parte dei documenti resta sotto segreto per ragioni che vanno dalla protezione delle vittime alle esigenze investigative, dalla sicurezza nazionale ai procedimenti ancora pendenti. Gli investigatori stimano che nei soli inventari delle prove sequestrate nelle proprietà di Epstein ci siano riferimenti a migliaia di fotografie, dispositivi di registrazione e documenti che potrebbero coinvolgere decine di personalità mai formalmente investigate.
Il nodo politico riguarda proprio questi file non ancora pubblicati. Lo stesso Trump aveva fatto della trasparenza sui documenti Epstein una promessa elettorale nel 2024, intercettando l’interesse dell’opinione pubblica su una vicenda che tocca personalità di entrambi gli schieramenti politici. Ma il rilascio di febbraio 2025 da parte del procuratore generale Pam Bondi si è rivelato deludente: il Dipartimento di Giustizia ha ammesso che si trattava principalmente di materiale già noto, inclusi i registri di volo già utilizzati nel processo a Maxwell e una versione pesantemente censurata della rubrica di contatti. La scoperta successiva che l’Fbi aveva trattenuto migliaia di pagine aggiuntive ha complicato ulteriormente il quadro, lasciando irrisolte le questioni sui contenuti reali degli archivi completi e sui motivi legali che impediscono la loro pubblicazione integrale. Del resto, molti documenti potrebbero contenere riferimenti a persone mai formalmente accusate, creando complessi problemi di tutela della privacy e di responsabilità legale per le autorità.
