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Fusa dei gatti, la soluzione al mistero è racchiusa in un gene

da | Giu 10, 2025 | Tecnologia


Le fusa dei gatti sono da sempre un mistero. Si potrebbe pensare che abbiano imparato a farle e a miagolare per conquistare la fiducia degli esseri umani, ottenendo così un accesso illimitato a cibo e tutti i vantaggi che derivano da una vita comoda e tranquilla in casa. Il gatto domestico è certamente astuto, ma esiste un modo per spiegare questa sua capacità in termini scientifici? Un recente studio suggerisci di sì e la risposta ha a che fare con la genetica.

La genetica delle fusa dei gatti

Un team di ricercatori del Centro di ricerca sulla fauna selvatica dell’Università di Kyoto, in Giappone, ha prelevato campioni di dna da 280 gatti meticci sterilizzati e ha analizzato questionari sul comportamento degli animali che erano stati somministrati ai padroni.

Ricevere le risposte di 265 proprietari di gatti da tutto il Giappone e diversi messaggi gentili in un solo giorno ci ha commosso – ha detto Yume Okamoto, una delle autrici dello studio, pubblicato sulla rivista accademica Plos One. Questo ci ha ricordato il grande interesse del pubblico per la ricerca sui gatti“. La risposta del pubblico non deve sorprendere: in Giappone ci sono circa 9,1 milioni di gatti domestici, mentre i cani si fermano a “soli” 6,8 milioni.

Partendo dal dna raccolto dagli animali, i ricercatori hanno analizzato il gene del recettore degli androgeni (Ar). Dall’esame è emerso che i gatti maschi con una versione più corta del gene avevano livelli più elevati di fusa e vocalizzi, ma anche che le femmine mostravano una maggiore aggressività verso gli estranei.

Le differenze tra i gatti di razza e i meticci

Va sottolineato che il lavoro si è concentrato su gatti adottati o salvati dalla strada. A differenza dei meticci, che tendono a ricorrere di più ai miagolii come meccanismo di sopravvivenza, i felini domestici di razza mostrano una marcata diminuzione della comunicazione vocale. Questo perché essendo cresciuti fin da cuccioli in un ambiente domestico, non hanno bisogno di miagolare né di guadagnare la fiducia degli esseri mani. Studi precedenti indicano che questi gatti hanno maggiori probabilità di essere portatori del gene Ar di tipo lungo.

Confrontando questi polimorfismi – come vengono definite le varianti naturali nella sequenza del dna – nei gatti domestici e in altre undici specie feline, è emerso che la versione più lunga dell’Ar è presente solo nei gatti domestici, soprattutto per quelli di razza, suggerendo una possibile selezione genetica legata alla convivenza con l’uomo e all’allevamento selettivo. I felini più grandi, come il leopardo o il gatto pescatore, sono portatori della variante corta del gene.

Gli autori dello studio suggeriscono che la conoscenza del genotipo renderebbe più facile riconoscere le tendenze comportamentali e impostare una cura più personalizzata degli animali, per esempio consentendo ai proprietari di capire se il loro gatto fa le fusa perché cerca affetto oppure perché è ferito o si sente a disagio.

Attraverso la nostra ricerca, speriamo di approfondire la nostra comprensione dei gatti e di contribuire a costruire relazioni più felici tra loro e umani“, ha commentato Okamoto.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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