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Magic-Final Fantasy, il crossover definitivo per i gamer

da | Giu 13, 2025 | Tecnologia


Due colossi della cultura del gaming si incontrano in un nuovo crossover: è disponibile dal 13 giugno Magic The Gathering – Final Fantasy (edito da Wizards of the Coast, parte di Hasbro), il nuovo set del gioco di carte collezionabili ispirato a una delle serie di videogiochi più famose di tutti i tempi. I fan di entrambi i mondi potranno ricreare l’epico duello tra Cloud e Sephiroth, evocare Bahamut e Gilgamesh, creare un ranch di chocobo e ripercorrere la trasformazione di Cecil Harvey da cavaliere oscuro a paladino.

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Template_GroupedStylesWizards of the Coast LLC, Hasbro, Inc

Con XVI capitoli principali e tanti spin-off, gli universi di Final Fantasy sono una cornucopia infinita (è il caso di dirlo) di personaggi carismatici, oggetti iconici, mostri e creature. Per non parlare delle meccaniche da J-RPG (Japanese role-playing game, gioco di ruolo in stile giapponese) che variano di capitolo in capitolo, passando dai combattimenti strategici a turni alle più frenetiche battaglie in tempo reale. Ce ne sarebbe abbastanza, insomma, per creare non un singolo set di carte, ma un’intera gamma di giochi da tavolo ispirati ai vari capitoli.

E in effetti esiste già un gioco di carte collezionabile dedicato a Final Fantasy, Tears of the planet, che però non è riuscito ad imporsi in un mercato molto complesso, quello dei CGG, in cui non basta un’IP famosa per avere successo ma occorrono un circuito di distribuzione capillare, comunità e negozi locali disposti a organizzare tornei e competizioni, e un aggiornamento costante delle carte ammesse nei tornei. Tutto quello che Magic: The Gathering ha già, e che può offrire a Final Fantasy in cambio di un nome di richiamo per i gamer di tutto il mondo.

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Template_GroupedStylesWizards of the Coast LLC, Hasbro, Inc

Insomma, un matrimonio perfetto, almeno sulla carta… o sulle carte, in questo caso. La difficoltà di un’operazione simile risiede nel trovare una sintesi efficace degli elementi più iconici di Final Fantasy, e riuscire a trasporli nel rispetto delle meccaniche di Magic. “Questa è la domanda che ci siamo posti per anni. Come concentrare 16 giochi in un unico set di carte”, commenta Dillon Deveney, narrative game designer del crossover Magic – Final Fantasy. “Sin dal primo momento, tutto il team si è riunito intorno a un tavolo per chiedersi: quali sono gli elementi che ci ricordiamo personalmente, che sono rimasti impressi da ogni gioco? Quali sono le cose che amiamo di Final Fantasy?”. Una domanda simile è stata rivolta al team di Square Enix, la casa editrice dei videogiochi: “Gli abbiamo chiesto: di cosa andate fieri?”, racconta ancora Deveney.

Tutte le idee uscite dai brainstorming sono state divise in tre insiemi: al primo posto gli elementi indispensabili, come i cochobo, i moogle, i tanti personaggi che sono rimasti nel cuore dei giocatori. Al secondo, tutto quello che era rimasto impresso nella mente del team di sviluppo dai giochi della serie, che si trattasse di elementi come i cristalli elementali o i minigiochi. E al terzo posto tutte le easter egg per i super fan, quelle che avrebbero anche potuto non esserci, ma che lasciano un sorriso sulle labbra quando le si vede, e le si riconosce, immortalate su una carta.

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Template_GroupedStylesWizards of the Coast LLC, Hasbro, Inc

Il risultato è un set di 309 carte (qualche dato per i collezionisti: 20 rare mitiche, 74 rare, 109 non comuni e 80 comuni, oltre a 10 terre e 16 terre base), di cui tante speciali dedicate a chocobo colorati (serializzate senza bordo), e 10 card con illustrazioni inedite dei più celebri artisti che hanno lavorato alla serie di Final Fantasy. Tra questi non può mancare, ovviamente, il leggendario Yoshitaka Amano.

In questo set di carte sono stati trasposti elementi immancabili della serie seguendo la lista dei desideri stilata dai game designer di Magic. Ci sono ad esempio delle carte equipaggiamento che creano token eroe; l’abbinamento tra l’equip e il token determina il “job” dell’eroe, riprendendo un concetto noto ai fan di Final Fantasy I. Le carte bifronte possono essere trasformate una volta soddisfatti alcuni requisiti, simboleggiando l’evoluzione di alcuni celebri personaggi della serie come Sephiroth. Da Final Fantasy III arrivano i cristalli, collegati a diversi elementi che sono intrecciati al mana di Magic. E poi ancora magie “tiered”, a livelli, che offrono effetti diversi in base alla quantità di mana pagato, e le avventure, che sono ovviamente ambientate nelle città più riconoscibili dai vari videogiochi.

Un lavoro, insomma, che coniuga in modo certosino le meccaniche di Magic e l’immaginario di Final Fantasy, e che saprà entusiasmare i fan di entrambi i mondi. In attesa del primo round di tornei ufficiali, già in programma nei negozi locali dal 28 giugno al 20 luglio.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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