Colloqui tra studenti e governo cubano sulle nuove tariffe di internet mobile
Si è concluso a Cuba il primo ciclo di colloqui tra studenti universitari e rappresentanti del governo cubano in merito all’aumento delle tariffe dei servizi di internet mobile. La misura ha scatenato proteste senza precedenti negli atenei dell’isola.
Dal 30 maggio, i cubani si trovano ad affrontare nuove tariffe che limitano fortemente l’accesso ai dati mobili nella valuta nazionale, incoraggiando al contempo l’acquisto di pacchetti in dollari, che aggravano ulteriormente le disuguaglianze e il divario digitale. In risposta, gruppi di studenti hanno rilasciato dichiarazioni, organizzato assemblee e persino indetto uno sciopero.
L’incontro tra studenti di almeno una dozzina di università dell’Avana e funzionari dell’impresa statale di telecomunicazioni Etecsa, responsabile delle nuove tariffe, si è svolto sotto stretta sorveglianza, tra accuse di intimidazione da parte degli agenti di sicurezza statali contro coloro che hanno partecipato alle proteste.
La tavola rotonda avrebbe prodotto 42 proposte, ma i media ufficiali non hanno fornito dettagli. Il futuro dei colloqui e le prossime mosse del governo cubano rimangono incerti.
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