All’interno del movimento Maga (Maka America Great Again) che sostiene Trump, in diversi nelle ultime settimane avevano sostenuto che qualsiasi tentativo di rimpiazzare il governo iraniano avrebbe portato a una guerra prolungata, con il coinvolgimento di truppe statunitensi sul campo in Medio Oriente.
Domenica però Charlie Kirk, un attivista politico conservatore che ha ripetutamente manifestato la sua opposizione a una guerra contro l’Iran, è sembrato fare marcia indietro dopo il post di Trump sul cambio di regime.
“Una rivoluzione dal basso verso l’alto nasce dalla volontà del popolo – ha scritto Kirk su X –. Un cambio di regime dall’alto è organizzato dalle élite e dalla comunità dei servizi segreti. Uno è organico, l’altro è orchestrato, forzato […] Il presidente Trump sta parlando di una rivolta organica“. L’improvvisa inversione di rotta di Kirk ha suscitato la derisione di altri influencer di destra. “Oh, ora è un cambio di regime dall’alto guidato dagli Stati Uniti quello che non ti piace”, hanno scritto su X Keith e Kevin Hodge, due influenti podcaster, rispondendogli.
Mentre alcuni dei più accesi oppositori all’impegno militare in Iran nella galassia trumpista, come Tucker Carlson, non hanno inizialmente commentato l’allusione a un cambio di regime, in molti hanno criticato l’attacco del fine settimana.
“I soldati americani sono stati uccisi e lacerati fisicamente e mentalmente per sempre a causa dei cambi di regime, delle guerre straniere e per il profitto dell’industriale militare – ha scritto la deputata Marjorie Taylor Greene, molto vicina a Trump e nota per le sue posizioni estremiste, in una lunga invettiva su X dopo i bombardamenti –. Sono stufa“.
Anche il famigerato complottista Alex Jones ha detto che i commenti di Trump sul regime change rischiano di trascinare le truppe statunitensi nel conflitto. “Trump sta chiedendo essenzialmente un cambio di regime, che ci porterà alla guerra totale. Non è quello per cui abbiamo votato“, ha commentato Jones nell’episodio di domenica del suo programma, Infowars.
L’attacco alla base USA in Qatar e la tregua
Lunedì Trump è sembrato indicare che le incursioni statunitensi potrebbero protrarsi per diverso tempo, in un post che è stato interpretato come una risposta all’ipotesi secondo cui l’Iran potrebbe chiudere una delle vie per il trasporto del petrolio più trafficate al mondo, lo Stretto di Hormuz.