The Big Interview parte subito con il racconto di grandi imprese. Il primo ospite a salire sul palco dell’Università Bocconi di Milano è Bertrand Piccard. Esploratore seriale, psichiatra e pioniere delle tecnologie pulite, Piccard può vantare addirittura due primati aeronautici: un giro del mondo in mongolfiera senza scalo e un tour mondiale su un aereo alimentato a energia solare: E a tutto ciò presto aggiungerà un ulteriore volo intorno al mondo, questa volta non-stop e a zero emissioni, a bordo di un velivolo alimentato con idrogeno verde. Una traversata che non ha precedenti nella storia dell’aviazione.
Ma a muovere Bertrand Piccard non è solo uno spirito da avventuriero, anzi. Alla guida della Fondazione Solar Impulse, lo psichiatra si concentra sull’innovazione con l’ambizioso obiettivo di risolvere una delle grandi sfide del nostro tempo: la crisi climatica.
Per farlo, propone un vero cambio di paradigma, ispirato dai suoi voli precedenti. “Immaginate di volare da soli per diversi giorni e diverse notti sopra gli oceani di tutto il mondo con il sole che vi fornisce tutta l’energia di cui avete bisogno – racconta Piccard –. Pensavo di essere nel futuro, che fosse fantascienza. Ma non è affatto così. È il presente: questo è quello che si può fare oggi con le tecnologie già disponibili. Per me è stato un grande cambiamento, perché ho capito che se non sono nel futuro ma nel presente, allora vuol dire che il resto del mondo è nel passato”.
“Il problema non è che viviamo troppo bene, che abbiamo troppe comodità, che abbiamo troppa mobilità, il problema è che tutto ciò che facciamo è fatto con vecchie tecnologie obsolete e inefficienti, che sprecano energia e distruggono l’ambiente”, continua.
Per questo, la rivoluzione verde deve essere presentata sotto una luce completamente diversa, in modo da mettere in risalto in primis i benefici economici. Le soluzioni per ridurre gli impatti ambientali e incrementare allo stesso tempo i margini di profitto esistono già e Solar Impulse ne ha già approntate più di mille: “Se è economicamente attraente, allora è la più grande opportunità di mercato del secolo: si può finalmente conciliare ecologia ed economia”.
Da questo punto di vista, il suo prossimo volo non ha solo un valore simbolico. “Il nuovo progetto potrebbe diventare un fiore all’occhiello dell’azione climatica, un modo per ridare speranza e dire alle persone che non sono vittime del passato, ma attori del futuro. Soprattutto le nuove generazioni”, spiega.
In chiusura, in risposta alla domanda su cosa lo tenesse sveglio la notte, da Bertrand Piccard sono arrivate parole inequivocabili: “L’inerzia, la paura dell’ignoto, la paralisi di cui sono preda le persone perché odiano i cambiamenti – ha detto –. La frustrazione è che potremmo fare molto di più di quello che facciamo. È davvero questo che guida la mia azione: non mi fermerò fino a quando le persone inizieranno a muoversi nella giusta direzione”.
