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Il videogioco che si autodistrugge per non farci passare troppo tempo sullo smartphone

da | Giu 30, 2025 | Tecnologia


Capita a tutti di sprecare minuti e minuti del proprio poco tempo libero trasformandosi in zombie che visualizzano senza fine su contenuti mordi e fuggi. Per combattere (virtualmente) questa piaga sociale nota come doomscrolling c’è un nuovo videogioco chiamato Brain Rot Blaster che pesca a piene mani dagli ultimi trend del 2025 proponendo una modalità fps ovvero sparatutto con visuale in prima persona. La particolarità di questo piccolo titolo è che ogni partita causa l’autodistruzione del gioco: un’allegoria sulla necessità di combattere la dipendenza dallo smartphone, facendo fuori proprio tutti quei pericoli per la produttività che si trovano sul cammino.

Il videogioco che si autodistrugge

I nemici che si incontrano in Brain Rot Blaster sono personaggi che rappresentano quanto di più tossico si possa trovare sul web e sulle app connesse e si ispirano – come da nome del gioco – al fenomeno sempre più popolare del Brain rot (ecco cos’è e cosa significa) che infatti non a caso sta vedendo fiorire diversi titoli dedicati. Tra i villan che appaiono nel gioco con grafica in pixel art si possono trovare per esempio il Neg News Reader che rappresenta tutte quelle notizie negative che si leggono ogni giorno, il Crypto Bro ossessionato dalle criptovalute e dai consigli finanziari indesiderati oppure il Tin Foil Hat che è l’incarnazione dei complottisti. L’obiettivo è quello di farli fuori tutti eliminando così tutte le distrazioni che mangiano tempo prezioso durante la giornata (spesso, anche sul posto di lavoro). Una volta terminato un match, il gioco si autodistrugge per sempre a simboleggiare la consapevolezza sull’importanza dei minuti e ore perse online. L’arma utilizzata per combattere i nemici su Brain Rot Blaster è un OnePlus Nord 5 e infatti il gioco è parte del lancio del nuovo smartphone, assieme a un curioso studio sul doomscrolling.

Quanto tempo si perde ogni giorno con il doomscrolling

Per lanciare il gioco e lo smartphone, OnePlus ha diffuso uno studio sul tempo sprecato con il doomscrolling. Traspare come ogni mese si perda un intero weekend a passare da un contenuto all’altro, con 84 minuti di media per gli utenti italiani (soprattutto prima di dormire) e ben 139 minuti tra i giovani della Gen Z. Emerge come il 31% degli intervistati ammetta di subire un calo della produttività e il 27% un calo sul processo creativo. Le cosiddette tossine digitali più irresistibili sono notizie negative di attualità (26%), reality show e gossip (20%) e consigli finanziari invadenti (19%), mentre le fake news si attestano sul 16%.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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