Ci sarebbe un problema di connettività alla base delle due ore di blocco dei voli nel nord-ovest verificatosi nella serata di sabato 28 giugno. L’avaria ha provocato ritardi e cancellazioni su tutti i voli negli scali di Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Se il traffico aereo è ripreso (quasi) regolarmente nel giro di qualche ora, per fare chiarezza su cosa sia accaduto esattamente potrebbe servire un po’ di tempo e, soprattutto, un’indagine indipendente che permetta di ricostruire cosa sia successo. Enav, l’Ente nazionale per l’assistenza al volo, e Tim, la società che è sua fornitrice di connettività, si stanno rimpallando le responsabilità riguardo il blocco delle comunicazioni che ha fatto scattare l’interruzione dei nuovi decolli e degli ingressi nello spazio aereo del nord-ovest dell’Italia.
Cosa sappiamo finora
Il resoconto di Enav parla di una avaria al sistema di trasmissione dati radar presso il Centro di controllo d’area (Acc) di Milano, uno dei quattro centri radar che gestiscono il traffico aereo in Italia (gli altri sono a Padova, Roma e Brindisi) e che si occupa del nord ovest. Il sistema di trasmissione, specifica la società, è “garantito” da Tim.
Il blocco dei voli sarebbe avvenuto alle 20:20 e avrebbe interessato esclusivamente i dati radar, mentre le comunicazioni vocali, i dati di volo, le informazioni meteo e Notam (gli avvisi utilizzati dai piloti per essere aggiornati sulla situazione in un determinato aeroporto o in una determinata area di cielo) avrebbero funzionato regolarmente.
Il sistema di comunicazione è dotato di ridondanza e, in caso di malfunzionamento, viene attivata automaticamente una connessione di backup. Secondo quanto ha dichiarato Enav, però, si sarebbe bloccata anche questa.
A quel punto, Enav avrebbe attivato un sistema di comunicazione di emergenza che utilizza la connessione satellitare, gestito da un diverso provider rispetto a Tim. Tuttavia, le prestazioni limitate garantite dal sistema di backup avrebbe indotto la società a interrompere il traffico aereo e utilizzare la connessione di emergenza solo per gestire i velivoli presenti nell’area in quel momento. “Il progressivo ripristino delle connessioni ha consentito il graduale ritorno alla normale operatività, con una capacità del traffico riportata al 50% già dalle 22:20”, si legge nel comunicato diramato dall’ente. Il completo ripristino del servizio sarebbe avvenuto alle 23:45.
Nervi tesi sulle responsabilità
L’aspetto anomalo della vicenda è rappresentato dalle bordate che le due aziende si sono scambiate fin da subito, rimpallandosi le responsabilità senza troppi complimenti e con toni decisamente aspri. Tra possibili reazioni negative dei mercati e attacchi in ambito politico, quindi, che ci sia una sensibilità “estrema” riguardo possibile critiche stupisce poco. Già le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Enav, Pasqualino Monti, a corredo del comunicato stampa chiariscono che la tensione è alle stelle.