Nati in ambiente cinematografico per garantire riprese fluide e impeccabile anche nelle scene action più adrenaliche e movimentate, stabilizzatori e gimbal sono diventati ai giorni nostri oggetti ultracompatti, leggeri e accessibili ancheper chi ha uno smartphone o una action cam e vuole cogliere l’attimo fuggente con un minimo di stile. Comodi da utilizzare, pratici e con elementi tech che aiutano a ottenere una resa sempre al massimo, azzerano il rischio di ritrovarsi tra le mani in fase di editing dei filmati tremolanti e permettono a creator, sportivi, viaggiatori e comunicatori digitali di condividere con amici, parenti, follower e sconosciuti contenuti video di qualità superiore.
A chi serve davvero un gimbal?
Potenzialmente a chiunque voglia fare un sensibile passo in avanti qualitativo in ambito video. Un gimbal permette infatti a un videomaker in erba di ottenere movimenti di macchina fluidi anche con il telefono, senza dover investire cifre ingenti nell’acquisto (o nel noleggio) di costose attrezzature, così come viene in soccorso degli appassionati di sport che usano action cam in situazioni dall’elevato tasso di spettacolarità — in bici, sugli sci o durante sessioni di trail running — riducendo le vibrazioni e rendendo fruibili video che, altrimenti, potrebbero far venire il mal di mare agli spettatori. Contemporaneamente, un gimbal si adatta anche a contesti più tranquilli, come video aziendali, tour immobiliari, vlog di viaggio e, per i genitori smart, recite scolastiche, con funzioni che consentono di tenere sotto controllo un “bersaglio” in maniera semplice e precisa. E poi ci sono loro, i content creator sempre pronti a condividere contenuti su TikTok, Instagram e YouTube. Per questa categoria di “registi” un gimbal è un compagno imprescindibile, che permette di mantenere una stabilità e un equilibrio nelle inquadrature anche durante le live e le riprese più scatenate.
Cosa valutare prima di acquistarne uno
Non tutti i gimbal sono uguali, e orientarsi in una giungla fatta di modelli e sigle richiede un minimo di conoscenza tecnica. Ecco i parametri principali da valutare per trovare il dispositivo giusto per tutte le esigenze:
- Numero di assi: la maggior parte dei gimbal moderni offre stabilizzazione a tre assi (pan, tilt, roll), che garantisce fluidità anche in movimenti complessi. Esistono ancora modelli a due assi, più economici, ma la stabilizzazione è meno completa.
- Peso e portabilità: un buon compromesso tra robustezza e leggerezza è essenziale. Chi presuppone un utilizzo in viaggio o durante sport dinamici, dovrebbe puntare su un modello compatto, pieghevole e leggero (sotto i 400 grammi). I gimbal più grandi offrono maggiori funzionalità, ma potrebbero risultare ingombranti per l’uso quotidiano.
- Autonomia della batteria: alcuni modelli arrivano a garantire 10–12 ore di utilizzo continuo con una sola carica. Chi prevede riprese lunghe o sessioni all’aperto, può optare per gimbal con batteria sostituibile o con funzione power bank integrata per ricaricare anche il telefono o la GoPro.
- Compatibilità: verificare la compatibilità con il proprio modello di smartphone o action cam è un’azione indispensabile. Alcuni gimbal sono specifici per iPhone, Android o per modelli di GoPro. La larghezza del supporto e il peso massimo sostenuto sono due valori da controllare attentamente.
- Funzioni smart: tracking del viso, riconoscimento dei gesti, motion lapse, panoramiche automatiche, modalità “inception” (rotazione a 360°), controllo via app bluetooth e joystick di comando: queste funzioni possono davvero fare la differenza nell’uso quotidiano e sono un plus da tenere sempre in seria considerazione.
- App dedicate: un’app ben progettata può rendere l’esperienza d’uso molto più intuitiva. Le app proprietarie migliori (come Dji Mimo o Hohem Pro) permettono di gestire ogni parametro del gimbal e aggiungono funzionalità intelligenti e di editing.
- Accessori e montaggio: valutare se il gimbal include treppiede, custodia rigida, supporto per microfono o luce led, oppure se questi accessori devono essere acquistati separatamente. Un supporto universale o un attacco a slitta può espandere le potenzialità creative del proprio setup.
I migliori secondo Wired
Dimensioni, versatilità, qualità costruttiva e potenzialità smart. Sono questi i quattro parametri che hanno guidato la nostra ricerca dei migliori stabilizzatori e gimbal per smartphone del momento – in un viaggio che ci ha portato a individuare 8 proposte in grado di soddisfare un ampio range di esigenze e di accontentare anche chi non dispone di un budget consistente.
Inoltre, per chi fosse interessato a dare una spinta extra alla propria dotazione di accessori, abbiamo individuato i migliori microfoni mentre, per chi vuole fare un intervento “drastico” alla radice, abbiamo selezionato i migliori smartphone, i migliori smartphone economici, le migliori action cam e le migliori action cam a 360 gradi.