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Mai-DxO, Microsoft dice di avere un’AI che fa le diagnosi meglio dei medici umani

da | Lug 1, 2025 | Tecnologia


Questo meccanismo di concertazione, in cui più agenti lavorano insieme con questo stile di discussione a catena, è quello che ci avvicinerà alla superintelligenza medica“, afferma Suleyman.

Per l’iniziativa, l’azienda ha reclutato diversi ricercatori di AI da Google. In Silicon Valley è in corso una guerra sempre più intensa per le migliori competenze nel campo dell’AI. Lo stesso Suleyman in passato era un dirigente di Google, dove si occupava proprio di intelligenza artificiale.

Mentre l’AI è già ampiamente utilizzata in alcuni settori dell’industria sanitaria statunitense, dove per esempio aiuta i radiologi a interpretare le Tac, i più recenti modelli multimodali potrebbero essere utilizzati come strumenti diagnostici più generali. Detto questo, il ricorso alla tecnologia in campo sanitario solleva anche diversi problemi, in particolare per via delle distorsioni legate ai dati di addestramento sbilanciati a favore di determinate categorie demografiche.

Anche se Microsoft non ha ancora deciso se proverà o meno a commercializzare la nuova tecnologia, un dirigente dell’azienda (che ha parlato a condizione di restare anonimo) ha detto che il gigante potrebbe integrarla all’interno di Bing per aiutare gli utenti a diagnosticare i disturbi. Ma è possibile che l’azienda sviluppi anche strumenti per aiutare gli esperti del settore a migliorare o addirittura automatizzare le cure dei pazienti. “Nei prossimi due anni ci impegneremo sempre di più per dimostrare l’efficacia di questi sistemi nel mondo reale“, ha commentato Suleyman.

Il progetto è l’ultimo di una crescente serie di ricerche – da parte anche di Microsoft e Google, tra gli altri – che mostrano che i sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di diagnosticare le malattie quando hanno accesso alle cartelle cliniche. Il nuovo lavoro dell’azienda però si differenzia dai precedenti in quanto replica in modo più accurato il modo in cui i medici umani individuano le malattie: analizzando i sintomi, prescrivendo esami ed eseguendo ulteriori analisi fino a raggiungere una diagnosi.

Tra cautela e ottimismo

Come accennato, l’iniziativa suggerisce anche che l’intelligenza artificiale potrebbe contribuire a ridurre i costi dell’assistenza sanitaria, un problema critico soprattutto negli Stati Uniti. “Il nostro modello ha prestazioni incredibili, sia per quanto riguarda la diagnosi che per i costi“, sottolinea il vicepresidente di Microsoft Dominic King, che ha partecipato al progetto.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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