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Weapons, il film di Zach Cregger è molto più di un horror ed ecco perché vi consigliamo di andare, anzi di correre, a vederlo

da | Ago 11, 2025 | Tecnologia


È a metà tra uno small town (horror) mystery alla Stephen King e una fiaba nera dei fratelli Grimm Weapons, il nuovo – poco ortodosso ma imperdibile – horror del regista statunitense Zach Cregger. Lo definiamo horror, ma la nuova opera del regista di Barbarian, ora al cinema, trascende le classificazioni perché si declina in un genere diverso per ciascun capitolo che lo compone. Weapons gira attorno a un mistero: nel cuore della notte, tutti gli alunni di una classe delle elementari – meno uno – escono furtivi di casa e scompaiono inghiottiti dal buio. Lo fanno correndo con le braccia spalancate (quasi giocassero a fare l’aeroplano), come ammaliati da una sorta di pifferaio magico voodoo. Maybrook, la cittadina dove avviene il surreale fatto, potrebbe essere la Castle Rock dei racconti di King ma è piuttosto una versione pre-decadente del quartiere suburbano di Barbarian oppure il tipico paese di provincia americano scaturito dal fenomeno del white flight.

Weapons il film di Zach Cregger è molto più di un horror ed ecco perch vi consigliamo di andare anzi di correre a vederlo

In questa Castle Rock di Cregger avvolta nel torpore, i cittadini affrontano la tragedia calandosi in una contenuta e implosiva follia. Piuttosto che affidarsi alle indagini, informarsi su eventuali testimoni e aspettare i risultati dei controlli delle telecamere da parte delle forze dell’ordine, la comunità locale preferisce scagliarsi contro la maestra dei ragazzini, Justine. La donna, forestiera con un passato di dipendenze, è il capro espiatorio ideale su cui scaricare colpe e frustrazioni, secondo quelle dinamiche sociali che impongono il sacrificio del singolo per alleviare il disagio della comunità. L’unico che si dà attivamente da fare per scoprire la verità è uno dei padri dei bimbi scomparsi, Archer (un favoloso Josh Brolin che ha sostituito Pedro Pascal e si è così appassionato al progetto da produrlo) che assieme a Justine (Julia Garner), a un poliziotto, al preside, al drogato del villaggio e ad Alex (il bambino superstite) è il protagonista di uno dei capitoli che compongono la parte centrale della pellicola, racchiusa tra la prima e l’ultima sezione dedicate all’evento e alla sua rivelazione.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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