“Per questo – sostiene Dona – urge che il Parlamento intervenga con una nuova legge che obblighi i call center a usare la numerazione riconoscibile indicata dall’Autorità delle comunicazioni, ossia lo 0844, che modifichi il Codice del Consumo considerando una pratica commerciale aggressiva anche una singola chiamata a chi è iscritto al Registro delle Opposizioni, indennizzando, in tal caso, i consumatori, che tolga valore ai contratti fatti al telefono su luce e gas”. “Non è un caso che nella Relazione annuale si dedichi un intero paragrafo al telemarketing illegale nel settore energetico, che, come numero di chiamate moleste, fa a gara con quelle nel campo della telefonia, ma che produce effetti molto più devastanti sul piano economico, essendo le bollette di luce e gas molto più care rispetto a quelle telefoniche. Inoltre, durante una chiamata è impossibile avere un quadro informativo adeguato per capire quanto finiremo per pagare il gas e la luce. Ecco perché per questo settore bisogna impedire qualunque chiamata, intervenendo a monte dei call center” conclude Dona
Per approfondire: Call center, perché arrivano telefonate mute e cos’è il “comfort noise”