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I palloni aerostatici high-tech che terranno monitorate le infrastrutture critiche in Italia

da | Ago 21, 2025 | Tecnologia


Non solo droni e satelliti. Il monitoraggio delle infrastrutture critiche – dalle strade ai viadotti, dagli impianti energetici alle ferrovie – in Italia si farà anche con i palloni aerostatici. Palloni che montano a bordo strumentazioni altamente tecnologiche e che sono in grado non solo di sorvolare aree vaste ma di scattare immagini ad alta risoluzione e di inviarle quasi in tempo reale alle centrali operative.

Ad annunciare il via della prima sperimentazione nazionale è “Rome Advanced District”, la rete di imprese che vede in campo Eni, Gruppo Ferrovie dello Stato, Autostrade per l’Italia, Acea, Bridgestone, Cisco e Nextchem (società del gruppo Maire), nell’ambito delle attività del polo tecnologico Road localizzato a Roma nell’area del Gazometro del quartiere Ostiense, hub dedicato allo sviluppo di innovazioni in particolare sul fronte smart city e smart mobility. E sarà la startup americana Balloon Tech – con cui è stato siglato un accordo di collaborazione – a far volare questi palloni a “guida autonoma” ossia senza persone a bordo e che possono raggiungere fino a 20mila metri di altitudine.

La sperimentazione al via dopo l’estate 2025

Ballon Tech, startup accelerata in Silicon Valley dal venture studio Good Machine, è stata individuata da Road per l’unicità della tecnologia proposta, quella dei palloni aerostatici – racconta a Wired Mattia Voltaggio, program manager officer di Road -. Una soluzione che rappresenta una potenziale alternativa alle tecnologie di acquisizione delle immagini ad oggi maggiormente in uso, principalmente droni e satelliti. La campagna di sperimentazione avrà luogo in Italia subito dopo l’estate, con l’obiettivo di acquisire un ampio raggio di copertura di alcuni asset extra-urbani delle aziende partner”.

Per Road si tratta del secondo progetto tecnologico in tema di monitoraggio. Il primo ha riguardato il monitoraggio della qualità dell’aria. “L’ispezione di infrastrutture critiche è un tema di ricerca comune per le aziende di Road”, puntualizza Voltaggio sottolineando che “il modello collaborativo consente di diminuire i tempi dello scouting di soluzioni tecnologiche, riducendo così anche i costi applicativi”.

Gli asset oggetto dei test riguarderanno in particolare siti di interesse sia del Gruppo Fs che di Eni. “La sperimentazione ha lo scopo di valutare la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica e la collaborazione con Road ci dà nuove possibilità di maturare esperienze concrete con l’avanguardia delle tecnologie di interesse per il Gruppo”, evidenzia Daniele Pes, responsabile partnership & Ip valorization del Gruppo Fs.

Come funzionano i palloni aerostatici di Balloon Tech

I palloni aerostatici di Balloon Tech montano a bordo sensoristica di ultima generazione, peraltro a emissioni zero, e possono gestire carichi fino a 15 chili. Carichi “personalizzabili” a seconda delle attività di monitoraggio e ispezione da effettuare e delle aree che bisognerà “mappare”. E si tratta comunque di aree ad ampio raggio considerato che si può salire a notevoli altitudini. Un potenziale che impatta senza dubbio sui costi legati alle mappature: secondo quanto annunciato da Road “c’è un importante vantaggio in termini di sostenibilità economica rispetto a tecnologie comparabili”, quindi rispetto ai droni ma anche ad altre tipologie di velivoli.

Ma chi è Balloon Tech? Sul sito dell’azienda americana si annuncia il “coming soon”. Si tratta di una giovane realtà che fa capo a Good Machine, studio di venture capital guidato da Dave Solomon, che vanta all’attivo un network di centri di ricerca, associazioni filantropiche, organizzazioni non governative, aziende, ingegneri, scienziati e investitori di capitale di rischio con l’obiettivo di mettere a punto soluzioni end-to-end per le sfide globali critiche a partire da quelle che riguardano il cambiamento climatico. Fra i partner del progetto ci sono fra gli altri il Dipartimento di Stato Usa, Jjl Foundation, Rockfeller Foundation, McKinsey, il Wwf e colossi tecnologici come Autodesk.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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