SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk che gestisce il servizio di internet satellitare Starlink, sta portando avanti una battaglia contro i progetti per ampliare la disponibilità della banda larga in fibra ottica negli Stati Uniti.
Dopo aver provato a bloccare un piano simile in Virginia, SpaceX si è opposta a una proposta della Louisiana che prevede l’assegnazione del 91,5% dei fondi stanziati da un programma per estendere la connettività a fornitori di servizi internet in fibra ottica invece che a Starlink. L’azienda sostiene che la Louisiana sarebbe stata influenzata da “una schiera di lobbisti della fibra ottica e da altri opportunisti che cercano di trarre un vantaggio personale dalla massiccia spesa a carico dei contribuenti”.
In realtà, l’amministrazione di Donald Trump ha riscritto le regole di un programma di sovvenzioni da 42 miliardi di dollari – denominato Broadband Equity, Access and Deployment (Bead) – in modo da avvantaggiare Starlink. Invece di dare la priorità alle reti in fibra ottica che offrono un servizio migliore e sono più affidabili a lungo termine, il governo americano ha ordinato agli stati di rivedere i loro piani adottando un “approccio tecnologicamente neutrale”. Ciononostante, SpaceX sostiene che Virginia e Louisiana stiano violando le nuove norme con le loro proposte di finanziamento.
La crociata di Starlink contro le sovvenzioni alla fibra
“La proposta finale del programma Bead dello stato della Louisiana prevede una spesa di quasi 500 milioni di dollari per fornire connettività alle località non servite o scarsamente servite – ha scritto in una lettera la società di Musk –. SpaceX ha presentato domanda per fornire connettività a praticamente tutte le famiglie Bead per meno di 100 milioni di dollari. Pertanto, la proposta della Louisiana include oltre 400 milioni di dollari di spese inutili e superflue a carico dei contribuenti”.
La Louisiana ha stanziato 7,75 milioni di dollari a Starlink per connettere 10.327 località. Il piano dello stato prevedeva una spesa complessiva di 499 milioni di dollari per 127.842 territori. Il Louisiana Local Fiber Consortium, che comprende due provider locali che collaborano con il colosso T-Mobile, si è aggiudicato la maggior parte dei fondi, 378 milioni di dollari per 68.535 località.
“Non sono stati rispettati i requisiti di legge né le regole del programma e non c’è stato un processo concorrenziale – accusa SpaceX –. Una procedura in cui la Louisiana è tenuta ad assegnare sovvenzioni in base al costo minore per il programma, e invece assegna il 91,5% dei fondi a progetti in fibra ottica con un costo medio per sede di 4.449 dollari, rifiutando al contempo le domande a 750 dollari per sede perché l’offerta era basata sulla tecnologia Leo (Low-earth orbit), non può essere considerata conforme, tecnologicamente neutrale o ‘concorrenziale’”.