Il programma, realizzato in collaborazione con Moonstone VC, offre 500 euro a fondo perduto per materiali e attrezzature da laboratorio oltre all’accesso a una rete di esperti e ricercatori con cui confrontarsi
Apeira, un finanziamento a fondo perduto destinato agli studenti delle scuole superiori che vogliono cimentarsi in ricerca informatica e tecnologia avanzata, è un nuovo progetto pensato dai giovani per i giovani. I due fondatori, infatti, Alexandro Nistiriuc ed Emanuele Sacco, hanno poco più di vent’anni. Il nome del progetto racchiude in sé l’anima da cui ha origine: “Apeira deriva da Apeiron, termine coniato dal filosofo Anassimandro per indicare il principio originario, illimitato e indeterminato, da cui tutto deriva e a cui tutto ritorna” ha tenuto a sottolineare Alexandro durante l’intervista. “Il nostro obiettivo è creare uno spazio fisico e virtuale dove artisti, creativi e builder possano, anche attraverso una contaminazione, creare realtà illimitate”.
Cos’è Apeira e come funziona
Apeira è un grant europeo il cui obiettivo è formare nuove generazioni di professionisti STEM in Italia. Il programma, realizzato in collaborazione con Moonstone VC, offre 500 euro a fondo perduto per materiali e attrezzature da laboratorio oltre all’accesso a una rete di esperti e ricercatori con cui confrontarsi. Una delle figure chiave che ha creduto in Emanuele e Alexandro dall’inizio del loro percorso, ancor prima della nascita di Apeira, è stato Jacopo Mele – fondatore di Moonstone VC – che ha scelto di supportare direttamente il progetto. La selezione delle candidature avviene in due passaggi: una prima fase prevede la compilazione di un modulo online che è seguito poi da un colloquio tecnico per i profili preselezionati, che dovranno sostenere la validità della proposta, spiegandone le metodologie, le soluzioni adottate e gli obiettivi. Per i progetti selezionati, che evolveranno poi in startup, il fondo di investimento Moonstone VC potrà considerare un supporto economico tra 50.000€ e 500.000€ per accompagnare la transizione da prototipo a mercato.

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Perchè Apeira
Entro il 2030 il mercato del lavoro avrà bisogno di milioni di professionisti STEM. Nel settore della ricerca scientifica globale, però, l’Europa ha molta strada da fare rispetto a Cina e Stati Uniti. In questo quadro, il caso italiano è emblematico. I due fondatori di Apeira hanno individuato un varco strategico che desiderano colmare: in Italia mancano ricercatori scientifici e non perchè non ci siano risorse ma perchè i giovani non sono messi nelle condizioni di poter raggiungere un’indipendenza scientifica. “Dopo un viaggio nella Silicon Valley, io ed Emanuele – ci ha raccontato Alexandro -, essendo grandi appassionati di start up, ci siamo resi conto di quanto sia importante mettere in contatto realtà diverse per far sì che queste comunichino e creino insieme”. “Ciò che fa la differenza è la densità di persone in un posto unico. SoMa a San Francisco è un quartiere dove investitori, creatori e innovatori vivono a stretto contatto e si aitano a vicenda. Una volta rientrati in Italia ci siamo resi conto che avremmo voluto ricostruire lo stesso ambiente”. Apeira non è solo un progamma che vuole supportare e finanziare idee innovative ma è anche uno spazio fisico. A Milano, infatti, Alexandro ed Emanuele si incontrano una volta a settimana con i giovani creatori e con i finanziatori in uno spazio di co-working, un’hackerhouse. “L’obiettivo – ha proseguito – è quello di far sì che gli incontri da settimanali diventino giornalieri e che il progetto diventi sempre più grande”.
Perchè credere nei giovani
“Con questo grant cerchiamo di dare una spinta a tutti quei giovani che hanno sogni più grandi di loro. L’obiettivo è raggiungere quanti più creativi e innovatori under 20 possibili perchè ci siamo resi conto che i loro progetti possono generare impatto se gli si da fiducia”. Alexandro ha sottolineato quanto in Italia e in Europa sia difficile per uno studente liceale ottenere un support finanziario a fondo perduto. “La scuola è appena iniziata e questo è il momento ideale per iniziare qualcosa di nuovo. C’è tempo sufficiente per gettare basi solide, ma anche l’urgenza necessaria per agire subito. Invitiamo tutti gli studenti che ci leggono a candidarsi al grant prima dell’inizio della scuola: fate di queste due settimane un punto di partenza per dare vita alle vostre idee e costruire il futuro che immaginate” ha concluso.

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I primi due beneficiari del grant
Hanno appena compiuto 18 anni i primi due giovani selezionati:
- Jacopo Di Pumpo, 18 anni di Lecco, vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi Internazionali della Cybersecurity (ICO). Attualmente sta lavorando a Lake Networks, un hosting provider che opera direttamente dalla sua cameretta. Con il grant acquisterà un server da collocare in una nuova sede milanese, così da ampliare l’offerta e rafforzare la resilienza della rete.
- Ginevra Terrizzano, 18 anni di Milano, rappresentante italiana alla 36a edizione dell’EUCYS, il concorso dell’Unione Europea per i giovani scienziati. Ha progettato una costellazione di CubeSat, piccoli satelliti commerciali, per prevedere le crisi ambientali in paesi in via di sviluppo. Con il grant acquisterà la sensoristica necessaria a costruire il primo prototipo fisico.