Esplora il mondo della tecnologia e del lifestyle con Consigli Tech e Lifestyle di Flavio Perrone

Viaggiare nel tempo? Per alcune persone è possibile e uno studio recente spiega qual è il segreto

da | Set 15, 2025 | Tecnologia


Il caso della ragazza è particolarmente interessante, perché si parla di un’organizzazione spaziale di questa memoria. Che cosa si intende?

“Abbiamo osservato, sulla base di quanto riferito dalla ragazza, un’organizzazione che abbiamo definito topografica, molto precisa, dei suoi ricordi. Come in una sorta di casa, la ragazza descrive una stanza bianca, dove, organizzati come dei file in un computer, si trovano tutti i suoi ricordi personali episodici, catalogati in base a delle etichette diciamo: alcuni riguardano i momenti della famiglia, altri riguardano i momenti con gli amici e così via. Poi descrive tutta un’altra serie di stanze connesse a questa. In contrapposizione parla anche di una memoria ‘nera’, come la descrive sempre lei, quella delle nozioni scolastiche per esempio, che non ha nessuna valenza emozionale e neanche una simile organizzazione spaziale”.

Quanto sono affidabili queste supermemorie?

“La memoria è una facoltà mentale altamente ricostruttiva, è un processo attivo, dove si ricostruisce, e questo quindi ci porta a fare degli errori. Ricordare male o ricordarci di qualcosa che non è successo fa parte della memoria umana. Nel caso delle valutazioni di memoria autobiografica può essere effettivamente un problema, ma abbiamo dei metodi per accertarci di quanto ci viene riferito. Uno è quello di verificare con la famiglia quanto detto, anche se verificare un’emozione associata a un ricordo è molto difficile. E poi ci sono test specifici. Uno di questi è stato proposto dal mio collega Pascale Piolino e mira a valutare il ricordo in due momenti diversi”.

Queste capacità di viaggiare nel tempo con la memoria, si associano a caratteristiche particolari?

“La ragazza di cui parliamo era capace di immaginare in modo molto ricco di dettagli anche eventi futuri, come osservato in casi simili da altri ricercatori in passato. Inoltre è una sognatrice lucida, ovvero riferiva di essere piuttosto abile, prima di addormentarsi, nel decidere quale sogno fare. Nella sua famiglia sono stati invece osservati dei casi di sinestesia, così come in letteratura. Inoltre alcuni casi di persone con ipermnesia – non nel caso della ragazza – erano accompagnati anche da disturbi ossessivo compulsivi. Ma i casi di questi pazienti, come detto, sono pochi, e le relazioni osservate con altri aspetti, così come il contributo della genetica, meritano di essere indagati più a fondo in futuro”.

In che modo studiare questa abilità di viaggiare nel tempo potrebbe arricchire la ricerca sul cervello e sulla memoria?

“Nella maggior parte dei casi si studiano pazienti con deficit di memoria per capirne il funzionamento. Ma anche studiare casi di ipermnesia è molto informativo per far luce sul funzionamento della memoria, su come si memorizzano le informazioni, come si consolidano e come si restituiscono, ma soprattutto per indagare le relazioni tra ricordi ed emozioni. Così, per esempio, alcuni studi, piuttosto recenti, hanno mostrato per esempio che ci sono delle connessioni molto sviluppate a livello di connessioni tra ippocampo e amigdala, due regioni fondamentali per la memoria e le emozioni. Un’altra ricerca invece ha evidenziato una iperattivazione nelle regioni implicate nella formazione delle immagini”.



Fonte

Written By

Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

Related Posts

Impact-Site-Verification: c90fc852-aae7-4b2e-b737-f9de00223cb0