Una rarissima carta Pokémon è stata battuta all’asta su eBay per la somma di 4 milioni di dollari, ovvero circa 3,4 milioni di euro al cambio attuale, dimostrando che la bolla del collezionismo a prezzi estremi è ancora lontana dall’esplodere. La carta in questione è quella nota come Pikachu Illustrator, anche se il nome ufficiale sarebbe Pokémon Illustrator, ed è considerata un po’ il Santo Graal del settore, visto che si stima ne siano state prodotte 41, ma non è chiaro quante siano sopravvissute fino a oggi e in quali condizioni.
A proposito di condizioni, la carta Pikachu Illustrator venduta a 4 milioni di dollari su eBay è certificata con grado 9 Mint secondo l’organo di riferimento PSA ed è un esemplare ben noto dato che è stata la prima a raggiungere dale valutazione ed è apparsa in diversi articoli oltre a essere l’immagine di riferimento sulla pagina dedicata sull’enciclopedia Bulbapedia. Questa carta Pokémon speciale era stata consegnata ai vincitori di un concorso noto come CoroCoro Comic Illustration Contest in Giappone nel 1998: inizialmente se ne contavano 39, ma di recente si è saliti a 41, inoltre ci sono dettagli come la scritta “Illustrator” al posto di “Trainer” sulla parte superiore, appare un simbolo della penna in basso a destra e ha una rarità a doppia stella. Per un rapido confronto, nel 2022 il controverso creator Logan Paul ne aveva acquistata una di grado 10 per 5,3 milioni di dollari, mentre una di grado 7 era stata proposta a un prezzo di partenza di 480.000 dollari, ma nessuno aveva poi avanzato offerte ed era rimasta invenduta.
La carta Pikachu Illustrator venduta a 4 milioni apparteneva al collezionista Scott Pratte, che era in possesso di altre 2 Pikachu Illustrator di grado 9. Le aveva peraltro vendute a prezzi molto più bassi negli anni passati – anche se all’epoca i risultati erano considerati da record – per la precisione una a 50.000 dollari (seppur l’asta partisse dal doppio) nel 2013 e una a 55.000 dollari nel 2016. Le valutazioni delle carte Pokémon rare sono letteralmente lievitati nel 2020 durante la pandemia da Covid 19, sospinte proprio dall’interessamento di influencer e creator come Logan Paul.