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The Life of Chuck, il film con un Tom Hiddleston è una toccante e sincera celebrazione della vita

da | Set 17, 2025 | Tecnologia


Da una storia di Stephen King e dalla regia di Mike Flanagan ci aspettiamo horror da incubo, ma The Life of Chuck è un sogno, una favola fantasy con un tocco dark (ma appena percettibile, non come in una fiaba dei fratelli Grimm). Il film, al cinema dal 18 settembre, ha uno scopo preciso: non atterrire il pubblico, ma bensì celebrare la vita, anche la più normale e ordinaria. Lo fa attraverso l’esistenza di Chuck Krantz, ripercorrendola dal giorno della sua morte a quello della sua nascita, narrati in un trittico che procede in ordine cronologico inverso mentre descrive quella che per l’universo è un momento insignificante e, per qualcun altro, l’intero universo. Ci sono due modi di guardare The Life of Chuck, ovvero da sentimentali e da cinici. I primi lo troveranno commovente, emozionante e significativo. Per questi sarà un’esperienza poetica, appagante e arricchente che li lascerà con la sensazione che si prova quando si viene avvolti da un confortante abbraccio. Il messaggio che veicola è: apprezzate i piccoli momenti e realizzate che ogni attimo e ogni individuo contano. Ai secondi, l’opera sembrerà sdolcinata e sentimentale, incapace di esorcizzare la prospettiva terrificante della morte e del suo ignoto.

Il primo capitolo segue pochi personaggi mentre affrontano l’imminente fine del mondo, mentre Chuck sta morendo; gli altri ne seguono l’infanzia/l’adolescenza e l’età adulta. Chuck è amato da tutti ma il suo destino è perderli. Nella sua placida esistenza, l’unica cosa che lo appassiona è la danza: ha imparato a ballare guardando le vhs di Gene Kelly ed è il ballerino più bravo della scuola. Anche la compagna più alta, bella e popolare, è attirata da lui quando si esibisce. Ballare lo fa sentire speciale e, quando esegue il monwalk – come se stesse davvero passeggiando sulla Luna – lo è davvero, Da adulto, il culmine della sua tranquilla esistenza di impiegato è costituita da un rigurgito di vitalità: un giorno si esibisce in una lunga, epica, memorabile routine di ballo in mezzo alla strada, davanti a un pubblico occasionale, grondando sicurezza di sé e coinvolgendo una giovane donna timida in un duetto memorabile, come non se ne vedevano da La La Land. A proposito di performance, quando Hiddleston è sullo schermo brilla, che monopolizza col suo dilagante carisma e il suo raggiante egocentrismo (ma espanso al punto giusto).



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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