Nuova Kia Sportage è una di quelle automobili che non hanno bisogno di essere raccontate perché la loro storia parla da sola. Nata negli anni Novanta, quando l’acronimo Suv (Sport utility vehicle) evocava ancora avventure esotiche più che parcheggi multipiano, oggi è arrivata alla quinta generazione dopo aver superato i sette milioni di unità vendute nel mondo. È il modello che ha consacrato Kia nel panorama globale e che in Europa, e in Italia, si è trasformato da outsider a protagonista del segmento C-Suv. Non un’icona di lusso, ma una presenza costante, quasi domestica, che ha saputo adattarsi alle mode senza tradire la propria identità.
L’edizione 2025 non inaugura una nuova generazione: si tratta di un facelift, cioè un restyling di metà ciclo, in cui vengono aggiornati design, interni, motorizzazioni e tecnologia senza cambiare piattaforma e proporzioni. Un intervento che non stravolge, ma affina e rafforza, proiettando la Sportage verso la seconda parte della sua carriera.
Opposites United: la scultura della strada
La nuova Sportage è figlia della filosofia Opposites United, manifesto estetico di Karim Antoine Habib, attuale capo del design globale di Kia. Due parole capaci di mettere insieme tensione e armonia, linee nette e superfici fluide. Il frontale, dominato dal motivo tiger nose reinterpretato, è un esercizio di coraggio: la firma luminosa a Led con pattern Star Map ha il piglio delle opere d’arte contemporanea che non chiedono approvazione ma pretendono attenzione. L’effetto scenico è forte, quasi teatrale, tanto da dare alla vettura una presenza su strada che difficilmente passa inosservata.