Meta presenta ricorso contro la delibera dell’AgCom sui Content Delivery Network
Meta ha presentato ricorso contro la delibera 207/25/Cons dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) che impone nuovi obblighi ai Content Delivery Network (CDN), le aziende che permettono agli utenti di fruire dei contenuti via internet, anche per servizi di streaming video.
Secondo un portavoce del colosso, “Meta ha presentato ricorso perché la delibera viola le normative europee e italiane in materia di telecomunicazioni e rischia di compromettere l’innovazione e gli investimenti nell’ecosistema digitale italiano”.
“Se attuata, questa delibera danneggerebbe l’esperienza degli utenti, spingendo le aziende a fare affidamento su connettività al di fuori dell’Italia, con conseguenti peggiori prestazioni e un’esperienza inferiore per i clienti”, prosegue il portavoce. “La delibera tenta di introdurre delle network fee, nonostante le gravi carenze e le diffuse critiche rivolte a iniziative analoghe a livello europeo”.
A fine ottobre, una lettera inviata a Palazzo Chigi da associazioni di settore come Business Software Alliance, Computer & Communications Industry Association (CCIA), Euroconsumers group, Altroconsumo, Internet infrastructure coalition, InnovUp e ITI, aveva già espresso preoccupazioni sulla delibera. Le associazioni affermavano che equiparare i CDN agli operatori di telecomunicazione in generale “comprometterebbe significativamente i servizi pubblici essenziali, incluse quelli delle agenzie governative, istituzioni finanziarie e dei fornitori di servizi sanitari, che si affidano all’infrastruttura CDN per gestire i picchi di traffico digitale e garantire la cybersicurezza”.
FP



