Esplora il mondo della tecnologia e del lifestyle con Consigli Tech e Lifestyle di Flavio Perrone

Da mummie di mammut lanoso è stato isolato l’Rna più antico di sempre, aprendo una finestra sulla biologia delle specie estinte

by | Nov 18, 2025 | Tecnologia


Abbiamo isolato e sequenziato, da mummie di mammut lanoso, le molecole di rna più antiche di sempre. A riuscire per la prima volta in assoluto in questa impresa è stato un team di ricerca internazionale, coordinato dall’Università di Stoccolma, che, nel nuovo studio pubblicato sulla rivista Cell, ha raccontato come queste fragili molecole di rna siano state recuperate dai tessuti di mummie di mammut conservate nel permafrost siberiano per circa 50 mila anni. I risultati, quindi, non solo mostrano come anche l’rna, così come il dna e le proteine, può essere conservato molto più a lungo di quanto si pensasse in precedenza, ma fornisce anche preziose informazioni sulla biologia delle specie ormai estinte.

Oltre al dna, serve anche l’rna

Sebbene una moltitudine di ricerche sul dna antico abbia fatto luce su come si siano evolute e abbiano vissuto le specie estinte ormai da tempo, come appunto il mammut lanoso, il genoma può raccontare solo una parte della loro storia. Sappiamo, infatti, che l’attivazione di un gene può fare la differenza nella loro biologia, e che quell’attività viene registrata nell’rna. Copiato dal dna, infatti, l’rna trasforma le istruzioni molecolari contenute nel dna in ordini specifici per costruire per esempio una proteina oppure aumentare o diminuire l’espressione di un altro gene. Le sue molecole, tuttavia, sono molto fragili, ed è per questo che l’rna si degrada molto più velocemente del dna, che invece può persistere per centinaia di migliaia di anni. “Grazie all’rna, possiamo ottenere prove dirette di quali geni siano ‘attivati’, offrendo uno sguardo sugli ultimi momenti di vita di un mammut che ha camminato sulla Terra durante l’ultima era glaciale, ha commentato Emilio Mármol, autore principale dello studio. “Queste sono informazioni che non possono essere ottenute solo dal dna”.

Le mummie di mammut

Sebbene negli ultimi anni diverse ricerche abbiano cominciato a suggerire che le molecole di rna potessero persistere a lungo, anche centinaia di anni, i ricercatori del nuovo studio sono riusciti ad andare ancora più indietro nel tempo, battendo ogni record. Per farlo, hanno analizzato campioni di tessuto di 10 mummie di mammut lanoso, riuscendo a identificare l’rna antico da 3 mammut, e in particolare dai tessuti muscolari congelati in un giovane esemplare, chiamato Yuka, morto quasi 40 mila anni fa. Tra le molecole di rna rilevate, come spiegano i ricercatori, alcune codificano per proteine ​​con funzioni chiave nella contrazione muscolare e nella regolazione metabolica sotto stress. “Abbiamo trovato segni di stress cellulare, il che forse non sorprende, dato che ricerche precedenti avevano suggerito che Yuka fosse stato attaccato dai leoni delle caverne poco prima della sua morte”, ha commentato l’autore. Tra le scoperte più entusiasmanti, inoltre, c’è quella sugli rna che non codificano per le proteine, come i microRna. “I microRna specifici per i muscoli che abbiamo trovato nei tessuti dei mammut sono la prova diretta che la regolazione genica avveniva in tempo reale nell’antichità. È la prima volta che si ottiene un risultato del genere”, ha spiegato il co-autore Marc Friedländer. Inoltre, il team ha individuato alcune sequenze di rna provenienti da geni presenti solo sul cromosoma Y, ribaltando quindi l’ipotesi avanzata dagli esperti secondo cui Yuka fosse una femmina. “In futuro potremmo trovare, ad esempio, rna dai follicoli piliferi”, ha commentato a Science il co-autore Love Dalén, “e scoprire quali geni hanno reso lanosi questi mammut“.

L’rna più antico di sempre

Oltre a dimostrare come le molecole di rna possano sopravvivere molto più a lungo di quanto si pensasse in precedenza, con questi nuovi risultati potremo essere in grado di studiare quali geni sono ‘attivati‘ in diversi animali estinti. La speranza dei ricercatori, infatti, è proprio quella di riuscire a condurre studi che combinino l’rna antico con il dna, le proteine ​​e altre biomolecole conservate. “Tali studi potrebbero rimodellare radicalmente la nostra comprensione della megafauna estinta e di altre specie, svelando i numerosi strati nascosti della biologia rimasti congelati nel tempo fino ad ora”, ha concluso Mármol.



Fonte

Written By

Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

Related Posts

Impact-Site-Verification: c90fc852-aae7-4b2e-b737-f9de00223cb0