Belém, Brasile – Sembra un tragico scherzo del destino, ma alla Cop30, nel luogo dove si sta decidendo come evitare che il nostro pianeta bruci sotto i colpi del riscaldamento globale, è scoppiato un incendio che ha sospeso i lavori della conferenza sul clima di Belém, in Brasile. A un giorno dalla conclusione, mentre i delegati si affannavano nel tentativo di trovare un accordo per porre fine all’era dei combustibili fossili, nel pomeriggio del 20 novembre, alle 14 ora locale (le 18 in Italia), le fiamme hanno interessato l’area dei padiglioni dei paesi e delle organizzazioni impegnate per il clima. La fiera, che si trova nell’area di Parque da Cidade, a Belém, capitale dello stato di Pará, è stata subito evacuata dai vigili del fuoco.
Negoziati temporaneamente sospesi
In quel momento, all’interno del sito soggetto a giurisdizione delle Nazioni Unite, si trovavano migliaia di delegati, funzionari, giornalisti e osservatori arrivati in Brasile da tutto il mondo. Secondo le autorità, nessuno sarebbe rimasto ferito, ma la Blue Zone, l’area dove i delegati degli stati si incontrano e discutono, è tornata sotto la giurisdizione brasiliana per consentire alle forze dell’ordine di mettere in sicurezza la struttura e consentire l’avvio delle indagini volte a chiarire le dinamiche dell’incidente. I lavori negoziali della Cop30 restano dunque sospesi fino a data da destinarsi. Di certo, non riprenderanno prima di venerdì 21 novembre, quello che sarebbe stato il giorno di chiusura dei lavori.



