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Aurora boreale, come nasce e perché ultimamente sta diventando più comune

by | Nov 22, 2025 | Tecnologia


Nel caso dell’aurora boreale, non è il neon a brillare, ma i gas presenti nell’atmosfera terrestre.
L’ossigeno emette una luce verde alle altitudini più basse e rossa a quelle più alte, mentre l’azoto produce una sfumatura blu o viola; i toni gialli e rosa derivano invece da miscele di gas e si manifestano solo nelle tempeste solari più intense. Tutti questi gas vengono eccitati da una combinazione di cariche ad alta energia provenienti dal Sole e dal campo magnetico terrestre, che fornisce alle particelle una spinta aggiuntiva, generando collisioni ancora più energetiche.

Ma il campo magnetico della Terra sta cambiando, e anche in questo caso la colpa è del vento solare. Le cariche elettriche in movimento infatti non solo subiscono la forza di un campo magnetico, ma ne generano uno proprio. Quando una pioggia di particelle cariche investe la Terra, il nostro campo magnetico si piega e si deforma, iniziando a oscillare. Ed è proprio questa oscillazione a dare il là ai maestosi bagliori dell’aurora boreale.

Altra curiosità: l’aurora boreale esiste anche di giorno: solo che non si vede.

Non è tutto uno spettacolo di luci

Purtroppo, il meteo spaziale non è fatto solo di belle luci. Per gli esseri umani nello spazio, come gli astronauti nella Stazione spaziale internazionale (ma anche chi si ritrova su un aereo ad alta quota), queste particelle cariche in rapido movimento rappresentano una sgradita ondata di radiazioni (per lo più di radiazioni beta, ma possono esserci anche particelle alfa).

Il fenomeno è un problema anche per i satelliti. Un accumulo di cariche elettriche può danneggiare i circuiti che gli strumenti in orbita usano per fare il loro lavoro (qualunque esso sia).
Senza contare che, siccome la Terra assorbe più energia solare, l’atmosfera si riscalda e si espande; questo aumento di volume accresce la resistenza sui veicoli spaziali nell’orbita terrestre bassa, che finiscono per rallentare. In altre parole: i satelliti rischiano di deviare dalla loro rotta e persino di cadere.

A terra invece le tempeste solari possono anche disturbare i sistemi di comunicazione e di navigazione, o addirittura causare blackout. Ricordate quando poco fa abbiamo visto che una corrente elettrica genera un campo magnetico? Bene, vale anche il contrario: un campo magnetico che varia può generare una corrente elettrica. Immaginate di avere una bobina di filo collegata a un misuratore di corrente, ma senza batteria: se muovete un magnete vicino alla bobina, creerete una corrente nel filo.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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