HP prevede di tagliare fino a 6.000 posti di lavoro nei prossimi tre anni attraverso un maggiore utilizzo dell’intelligenza artificiale con costi di ristrutturazione iniziali stimati in 650 milioni di dollari. Lo riferisce la stessa azienda. I tagli di posti di lavoro arrivano dopo che il produttore di computer e stampanti, che contava circa 58.000 dipendenti alla fine di ottobre dello scorso anno, ha ampliato una riduzione di circa 7.000 posizioni precedentemente annunciata con ulteriori 1.000-2.000 ruoli. I dati aggiornati sulla forza lavoro non sono ancora disponibili.
HP taglierà fino a 6mila posti di lavoro a causa dell’IA
HP ha affermato che i nuovi tagli fanno parte di un piano più ampio per promuovere l’innovazione, la produttività e la soddisfazione del cliente attraverso l’IA, sempre più utilizzata nelle aziende statunitensi per la programmazione di software e l’analisi dei dati. La decisione segue una tendenza più ampia nel settore tecnologico, dove le aziende hanno citato l’adozione dell’IA come causa dei tagli di posti di lavoro. Hanno fatto lo stesso i big Google, Microsoft e Amazon. A ottobre, Amazon ha annunciato che avrebbe tagliato circa 14.000 posizioni amministrative, sottolineando i cambiamenti organizzativi indotti dall’intelligenza artificiale. HP ha spiegato che il suo piano mira a generare circa 1 miliardo di dollari di risparmi annuali entro la fine dell’esercizio 2028. Per compensare i costi dell’innovazione, i prezzi dei computer aumenteranno, ha annunciato il Ceo di HP, Enrique Lores. Nell’ultimo trimestre, HP ha registrato un profitto di 795 milioni di dollari, rispetto ai 906 milioni dell’anno precedente. I ricavi sono aumentati del 4,2 percento a 14,64 miliardi di dollari, superando le stime degli analisti, con le vendite di Pc che hanno compensato il calo delle stampanti.
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