Sta per arrivare Più Libri Più Liberi 2025, la fiera dedicata alla piccola e media editoria organizzata dall’Aie (Associazione Italiana Editori) che come di consueto si svolgerà a Roma, alla Nuvola dell’Eur, dal 4 all’8 dicembre. Ma come di consueto anche quest’anno la manifestazione è investita da pesanti polemiche, che questa volta riguardano il coinvolgimento della casa editrice Passaggio al Bosco, che molti ritengono fin troppo vicina a posizioni fasciste e antisemite. A dichiararlo con forza è una lettera aperta firmata da decine di autori e autrici, editori ed editrici che si dicono “sorpresi nello scoprire che (…) quest’anno abbia trovato spazio Passaggio al Bosco, casa editrice il cui catalogo si basa in larga parte sull’esaltazione di esperienze e figure fondanti del pantheon nazifascista e antisemita”. L’appello riprende la questione lanciata lo scorso 27 novembre da Emanuele Fiano, ex deputato Pd, che aveva interpellato l’organizzazione sulla necessità di “ospitare editori di autori di chiara fede neofascista o neonazista”.
Cosa dice la dichiarazione degli autori (e chi ha firmato)
Tra i firmatari troviamo nomi come Alessandro Barbero, Antonio Scurati, Zerocalcare, Christian Raimo, Caparezza, Daria Bignardi, Paolo Di Paolo, Vincenzo Latronico, Giulia Caminito, Valerio Mastandrea, Massimiliano Tarantino di Fondazione Feltrinelli e case editrici come 66thand2nd, Add Editore, Bao Publishing, Blackie Edizioni, minimum Fax, Fandango, Tlon e molte altre. Nella dichiarazione collettiva si pongono alcune domande fondamentali: “Sorge spontaneo chiedere allora all’Associazione Italiana Editori, responsabile dell’assegnazione degli stand: com’è possibile che, pur nel rispetto di ogni orientamento politico, questo tipo di pubblicazione sia stata ritenuta compatibile con il regolamento che viene sottoscritto da ogni editore? Non c’è forse una norma (l’Articolo 24, Osservanza di leggi e regolamenti) che impegna chiaramente gli espositori ad aderire ‘a tutti i valori espressi nella Costituzione Italiana, nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e nella Dichiarazione universale dei diritti umani…?”. E ancora: “Poniamo quindi queste domande e preoccupazioni all’attenzione dell’Associazione Italiana Editori per aprire una riflessione sull’opportunità della presenza di tali contenuti in una fiera che dovrebbe promuovere cultura e valori democratici”.
Sul proprio sito internet, Passaggio al Bosco si definisce come un “progetto editoriale libero che ha scelto di non dipendere dai dogmi del mercato”, e anche “ispirato alla necessità di ricercare un nuovo ordine di significati in divergenza rispetto ai mantra di questo tempo”. Tra le altre cose si rifuggono “la secessione dal volgare, il disprezzo dell’effimero. la lotta metafisica contro i demoni del pensiero unico, contro le tentazioni del calcolo, contro l’apatia della neutralità, contro le accademie del buonsenso”. Tra gli autori in catalogo figurano Benito Mussolini con la sua Dottrina del fascismo; il teorico del futurismo Filippo Tommaso Marinetti; Clemente Graziani, fondatore di Ordine Nuovo (associazione politico-culturale di estrema destra neofascista); Léon Degrelle, fondatore del movimento fascista e antisemita romeno della Guardia di Ferro e molti altri autori di questo tenore. Tra gli ultimi titoli pubblicati figurano gli eloquentissimi Decima Flottiglia Mas, Il razzismo contro i bianchi, La guerra come ascesi, Charlie Kirk e Fascismi sconosciuti.
Da parte sua l’Aie ha risposto in modo netto tramite le parole del suo presidente Innocenzo Cipolletta: “L’appello che ci è stato rivolto da autori ed editori, chiedendoci la ragione della presenza a Più libri più liberi dell’editore Passaggio al bosco tra gli espositori di questa edizione, tocca sensibilità che noi stessi condividiamo e ci consente di chiarire i criteri con cui l’Associazione Italiana Editori ammette i partecipanti alla fiera tra quanti ne fanno richiesta“. Fondamentali, per l’associazione, ribadire che “i capisaldi dell’editoria contemporanea sono due: il diritto d’autore e la libertà di edizione” e che “l’Aie dunque non sceglie chi sì e chi no: noi non ammettiamo gli editori sulla base delle loro linee editoriali, ma allo stesso tempo pretendiamo che questi sottoscrivano un contratto nel quale è esplicitato l’impegno ad ‘aderire a tutti i valori espressi nella Costituzione Italiana, nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e nella Dichiarazione universale dei diritti umani”, dichiarazione che lo stesso Passaggio al Bosco avrebbe firmato.



