Sono giorni di grandi fermento nel panorama mediatico americano e globale: Netflix ha finalizzato le trattative per l’acquisizione del gruppo Warner Bros. Discovery. La notizia arriva a conclusione di una lunghissima bidding war, come si dice in inglese, cioè una specie di asta al miglior offerente in cui diverse realtà hanno fatto la loro proposta per l’acquisto di una parte o di tutto il conglomerato nato a sua volta nel 2022 dalla fusione di WarnerMedia e Discovery Communications. Netflix è riuscita a sbaragliare la concorrenza che vedeva offerte altrettanto allettanti, come quelle di Paramount Skydance (nuova realtà nata dall’acquisizione di Paramount Global da parte della casa cinematografica Skydance) e di Comcast (il gruppo che comprende Universal e, in Italia, anche Sky).
Warner Bros. Discovery è uno dei più grandi gruppi dell’intrattenimento al mondo, facendo leva soprattutto su uno dei più storici e prestigiosi studios cinematografici, Warner Bros. (che ha in catalogo i film Dc Comics, Harry Potter, Il Signore degli anelli, Dune, Matrix e molto altro), ma anche una realtà fondamentale nella televisione contemporanea come Hbo, compreso lo streaming Hbo Max. Negli scorsi mesi, tuttavia, era già stata annunciata l’intenzione di scorporare in una nuova società (Discovery Global) tutti i brand del mondo documentaristico-factual Discovery, ma anche Cartoon Network, la rete all news Cnn, e tutta la parte di canali via cavo e le reti free-to-air europee (di ci fanno parte in Italia Nove, RealTime, Dmax ecc.).
A ogni modo l’interesse di Netflix è sempre stato rivolto esclusivamente allo studio cinematografico e televisivo e alle piattaforme streaming. L’operazione avrà il valore di 82,7 miliardi di dollari, con un valore del patrimonio netto di 72 miliardi, e ci si aspetta che verrà conclusa entro i prossimi 12-18 mesi, previo anche lo scorporo della succitata Discovery Global, che arriverà a compimento nel terzo trimestre del 2026. “La nostra missione è quella di intrattenere il mondo. Combinando l’incredibile catalogo di serie e fil di Warner Bros. – dai classici senza tempo come Casablanca e Quarto potere ai cult moderni come Harry Potter e Friends – ai nostri titoli che impattano la cultura come Stranger Things, KPop Demon Hunters e Squid Game faremo ancora meglio”, ha detto il co-ceo di Netflix Ted Sarandos.
Il ceo di Warner Bros. Discovery David Zaslav ha invece aggiunto: “L’annuncio di oggi combina due delle più grandi aziende di storytelling al mondo per portare ancora più intrattenimento alle persone che lo amano. Da più di un secolo Warner Bros. ha elettrizzato il pubblico, catturato l’attenzione del mondo e modellato la nostra cultura. Combinandoci con Netflix, assicureremo che il pubblico di ogni logo continuerà a godere delle storie che risuoneranno anche nelle prossime generazioni”.
Cosa succederà ora
L’entrata di Netflix nell’agone delle grandi acquisizioni di pezzi dell’industria di Hollywood arriva in parte come una sorpresa, dato che per anni la società di Los Gatos si era concentrata sulla sua carica dirompente più che sulle scommesse negli asset più tradizionali del settore. In uno scenario sempre più incerto, però, un catalogo come quello di Warner Bros. e Warner Television e poi ancora come quello di Hbo, offrono prospettive di consolidamento molto allettanti. Ciò ovviamente se l’eventuale fusione passerà il vaglio delle autorità competenti e in particolare del garante delle comunicazioni FCC, che già in un passato recente si è dimostrato essere molto vicino agli umori del presidente Trump (la stessa fusione tra Paramount e Skydance è stata “concessa” solo dopo che Paramount aveva raggiunto un accordo risarcendo proprio Trump per quello che lui riteneva un trattamento fazioso nei suoi confronti da parte di Cbs News, appartenente al gruppo).



