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Come le startup di Africa e Medio Oriente stanno provando a risolvere i grandi problemi dell’agricoltura

by | Dic 6, 2025 | Tecnologia


Nel frattempo si sta affermando un cambio culturale rilevante: i giovani africani oggi vogliono restare nei propri Paesi per costruire opportunità locali, invece di cercare vie d’uscita verso il Nord Europa o gli Stati Uniti. In questo scenario, territori come la Puglia possono diventare hub di connessione tra Italia, Mediterraneo e Africa grazie alla posizione strategica, alla sensibilità verso questi temi e strumenti dedicati.

Le idee delle startup

Dalla Mia Week è emerso anche come molte startup africane e mediorientali stanno sviluppando soluzioni economiche ed efficaci a problemi che non riguardano più solo l’Africa. Siccità, energia e gestione idrica sono sfide che coinvolgono anche regioni europee con difficoltà simili, come il Mezzogiorno italiano.

La startup giordana Adadk ha per esempio creato un sistema basato su sensori wireless e realtà aumentata, supportato da algoritmi di machine learning, per rilevare tempestivamente perdite e contaminazioni dell’acqua. La keniana InspCorp affronta invece le tre grandi sfide globali di cibo, energia e clima con un sistema che ottimizza la distribuzione della luce e la gestione dell’acqua piovana.

A vincere la pitching competition tra le dieci startup finaliste è stata però un’altra realtà keniana, Athel Technology Limited, che ha ottenuto un finanziamento di 5mila euro. L’azienda, che ha goduto di una mentorship del Ciheam, sviluppa soluzioni di clean cooking alimentate da energia solare. Il secondo posto è andato invece alla palestinese Agritopia for Agricultural Technology, con sede a Ramallah, che ha presentato Agz, un sistema di disinfezione dell’acqua a base di ozono nato dall’esperienza di tre generazioni di ingegneri e scienziati.

Il tema palestinese ha assunto un significato particolare in questa edizione. Per molte realtà impegnate in aree fragili come la Cisgiordania l’innovazione non è una semplice scelta strategica, ma una necessità quotidiana. Dal palco dell’Innovation Week il ministro dell’Agricoltura dell’Autorità nazionale palestinese, Rezq Salimia, ha ricordato che per i palestinesi “l’agricoltura non è solo una fonte di reddito, ma identità, resilienza e attaccamento alla terra”. Proprio per questo l’innovazione agricola diventa “uno strumento di resistenza“.

Una realtà incarnata dalle dieci startup palestinesi del progetto di cooperazione Sanet, innovatrici “forzate” in un contesto in cui l’acqua scarseggia, gli olivi vengono abbattuti dai coloni e la terra stessa è sotto attacco. Tra le tante storie di ispirazione che hanno popolato il campus barese, quelle delle startup palestinesi ricordano una volta di più che le idee non nascono nell’isolamento – come recitava il claim dell’evento – ma prendono forma dove le persone collaborano insieme e costruiscono futuro anche nei contesti più difficili.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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