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lunedì, Set 16

Facebook tornerà a occuparsi di notizie, assumendo giornalisti


La compagnia di Menlo Park ci riprova e questa volta saranno uomini in carne e ossa a valutare le notizie. Un cambio di approccio che aumenta la responsabilità editoriale del social network, ma che potrebbe anche cambiare le nostre vite

Foto di Drew Angerer/Getty Images

Facebook sta preparando il suo ritorno nel mondo degli aggregatori di notizie, e questa volta l’approccio sarà più giornalistico che mai. A partire dal prossimo autunno secondo le la compagnia di Menlo Park lancerà News Tab, una sezione del social network che ospiterà titoli e anteprime di articoli pubblicati da testate con cui, secondo i piani, Facebook dovrebbe stipulare accordi milionari.

Il piano era già stato confermato lo scorso agosto dalla responsabile news partnership Campbell Brown, che aveva spiegato la scelta con l’esigenza di “mettere in evidenza le storie giuste”, soprattutto dopo la fallimentare esperienza dei Trending Topics, servizio gestito tramite un algoritmo e abbandonato nel 2018, a seguito numerose polemiche riguardanti il suo utilizzo per rilanciare teorie del complotto e fake news.

Alle frammentarie informazioni disponibili fino a oggi sul servizio, nelle ultime ore si è aggiunto un dettagliato articolo di The Information, che ha avuto accesso a un documento riservato contenente le linee guida del progetto con cui Facebook intende controllare il flusso delle informazioni sulla sua piattaforma.

Cosa sappiamo di News Tab

Mark Zuckerberg ha più volte rifiutato l’etichetta di media company per la sua creatura, un’ammissione semantica che avrebbe significato al tempo stesso un’enorme assunzione di responsabilità: Facebook concede l’infrastruttura, certo, ma il modo in cui questa viene utilizzata non è frutto di un preciso disegno della dirigenza.

Negli ultimi tempi la sensibilità della compagnia sul tema della responsabilità sociale – complice il susseguirsi di diversi scandali – si è però evoluta a tal punto da spingere Facebook a superare il concetto di neutralità della piattaforma e a prendere posizione contro talune derive assunte dal social network blu. È di queste ore, ad esempio, la notizia dell’oscuramento di alcuni account problematici, tra i quali spiccano i profili ufficiali delle formazioni di estrema destra Casapound e Forza Nuova.

È in questo scenario che si inserisce il nuovo News Tab: la selezione delle notizie in vetrina non sarà più affidata al freddo calcolo di un algoritmo, ma per tale scopo saranno assunti giornalisti in carne e ossa, di dimostrata esperienza e professionalità. Secondo quanto riporta The Information, saranno loro a gestire la sezione Top News del servizio, utilizzando criteri strettamente giornalistici.

Tra i paletti messi nero su bianco nel documento interno c’è l’intenzione di premiare la prima testata ad arrivare su una particolare notizia – anche a fronte di una minore risonanza – e di dare priorità alle notizie riportate da media locali. Grande attenzione sarà posta inoltre sulla fonte utilizzata, penalizzando quelle anonime e procedendo alla selezione di storie senza fonte solo in caso di conferma da parte di una seconda testata giornalistica.

Il team messo in piedi da Facebook sarà istruito al fine di valutare anche aspetti meno oggettivi del flusso informativo e avrà la facoltà di escludere articoli “provocatori, divisivi e polarizzanti”, a meno che questi non rispettino comunque elevati standard giornalistici e non siano attinenti ai fatti. Non saranno consentiti titoli contenenti parolacce, mentre le linee guida rassicurano circa il conflitto di interessi di Facebook nel valutare notizie critiche sul social network, assicurando ai suoi dipendenti la totale libertà nel selezionare “notizie su Facebook, dirigenti di Facebook and tecnologia in generale”.

Il nostro modo di informarci cambierà?

Facebook giudicherà dunque gli articoli secondo criteri giornalistici, un’impronta editoriale che contraddice quella neutralità della piattaforma così a lungo difesa.

Se il documento rivelato da The Information dovesse diventare esecutivo, ciò aprirebbe diverse questioni relative al potere esercitato dal social network americano e sull’influenza che un’organizzazione privata è in grado di esercitare nella vita di una paese. Il tema ha generato numerosi dibattiti già in queste ore, soprattutto dopo le restrizioni imposte all’account ufficiale del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, appena cinque giorni prima delle elezioni generali.

Quello del rapporto tra piattaforme private e democrazia è ormai diventato un nodo centrale nel discorso pubblico e a porre con forza il problema ci aveva pensato appena qualche mese fa Chris Hughes, co-fondatore di Facebook che si augurava uno scorporo della sua compagnia per fermare quello che considera un serio pericolo per la democrazia, nonché un monopolio di fatto.

L’introduzione di News Tab potrebbe però influenzare anche la nostra dieta informativa. Come sottolinea Nieman Lab, l’intenzione di far pesare maggiormente le testate locali creerebbe una raccolta di notizie molto diversa da quella finora offerta da Apple News, con la possibile conseguenza di spingere i media nazionali a disinteressarsi delle dinamiche più locali. Il criterio della riconducibilità della fonte, inoltre, finirebbe per tagliare fuori dal flusso la maggior parte dei retroscena politici, normalmente molto frequentati dai media italiani.

C’è poi un problema di varietà delle voci selezionate. Il processo studiato da Facebook include criteri giornalistici, certo, ma questi verrebbero applicati a testate con cui la compagnia ha scelto di stipulare un contratto (il Wall Street Journal riferisce di un possibile contratto triennale, a 3 milioni di euro annui). Per il momento, secondo The Information, le testate ammesse ad una prima sperimentazione a porte chiuse sarebbero il Wall Street Journal, Abc News, Cbs News, National Geographic, Bbc, Huffington Post e The Hill.

Al momento non esistono date precise per il lancio di News Tab, ma un primo test potrebbe partire negli Stati Uniti già alla fine del prossimo mese di ottobre, con l’inaugurazione ufficiale del servizio prevista per i primi mesi del 2020.

 

 

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