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venerdì, Nov 08

i dispositivi bucati e quelli che hanno resistito


La due giorni del Pwn2Own Tokyo 2019 andato in scena nella capitale giapponese ha visto come da tradizione alcuni dei dispositivi hi-tech tra quelli più venduti oggetto delle attenzioni della comunità hacker. In molti si sono cimentati mettendo alla prova la solidità di prodotti come smart speaker, smart display, router e telefoni. Pochi i modelli usciti indenni dal tour de force.

Pwn2Own Tokyo 2019: sopravvissuti e non

Gli altoparlanti della linea Amazon Echo, le Smart TV dei brand Samsung e Sony, gli smartphone Xiaomi Mi 9 e Samsung Galaxy S10, i router di Netgear e TP-Link sono caduti già durante le prime ore dell’evento. Sopravvissuti invece Oppo F11 Pro, gli schermi Facebook Portal e i prodotti della gamma Nest proposti da Google per la casa. In questi ultimi due casi è bene precisare che nessuno dei partecipanti al contest ha provato a forzarne le misure di protezione.

Nel mese di marzo, in occasione dell’appuntamento Pwn2Own organizzato a Vancouver, gli hacker del team Fluoroacetate erano riusciti ad aggirare i sistemi di sicurezza della Tesla Model 3 facendo leva su un bug scovato nel browser per la navigazione in-car. Ne hanno beneficiato loro stessi (aggiudicandosi il veicolo) e l’automaker di Elon Musk che ha così potuto contare su un feedback prezioso per intervenire su una falla del codice.



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