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martedì, Gen 21

I cento passi che Amadeus (e forse l’Italia tutta) deve fare in avanti


La frase dalle implicazioni sessiste del conduttore è dovuta a una goffaggine individuale o è il sintomo di un Paese e della sua visione arcaica della donna?

Dietro a un grande uomo c’è una grande donna? Michelle Obama se lo sarà sentito dire mille volte, ma quanto ha detto Amadeus, presentatore eletto della settantesima edizione del festival di Sanremo nei confronti di Francesca Sofia Novello, è piuttosto diverso. Il risultato è una bufera mediatica composta di accuse di sessismo e defezioni come in Rai non si vedevano da un po’, nonostante per la seguitissima kermesse le polemiche siano state sempre una costante. Facciamo un passo indietro: Amadeus è il simpatico dj di Radio Deejay che con Linus, Fiorello e altri ne hanno fatto la storia facendosi amare da un’intera generazione di teenager italiani. Per quelli che hanno assistito – e riportato – le sue dichiarazioni durante la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2020 del festival, Amadeus è anche l’uomo che ha presentato Francesca Sofia Novello (una delle figure femminili che lo accompagneranno nel corso dell’evento dl 4 all’8 febbraio) definendola una “ragazza molto bella, fidanzata di un grande Valentino Rossi, che è stata scelta da me perché vedevo intanto la bellezza ma anche la capacità stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro”.

Anche per quella parte di opinione pubblica che sminuisce le istanze del #MeToo ritenendo che basti risolvere un’avance indesiderata con una ginocchiata delle palle, Amadeus ha pronunciato qualcosa di osceno. Per giustificarsi ha elaborato il concetto, svelando che quelle parole gli erano state ispirate dalla stessa Novello, rea di avergli parlato del “rapporto bellissimo con Valentino Rossi. Inteso come capacità di essere discreta rispetto ai riflettori puntati su un grande campione come lui”. Di male in peggio: Francesca Sofia paladina delle donne meste che stanno starsene al posto loro mentre il loro uomo brilla in tutto il proprio fulgore (non che Valentino non sia, effettivamente, fulgido).

Laura Boldrini e un’altra trentina di deputate si sono rivoltate pretendendo dalla Rai le scuse del conduttore; Michelle Hunziker, veterana di Sanremo, ha pubblicato un video su Instagram dove manifesta il proprio disappunto: “Certe parole” ha commentato, “dette con superficialità, possono diventare pesanti come macigni”. Monica Bellucci, ospite attesa del festival, si è defilata bidonando la kermesse, Claudia Gerini ha consigliato ai suoi seguaci sui social di boicottare il festival. Mentre Amadeus veniva rosolato per bene anche da Alberto Barachini, presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai – “Non è accettabile che nel corso di tale evento vengano diffusi messaggi lesivi dei diritti e della dignità della persona, o inquadrabili nel fenomeno dell’hate speech”, ha scritto – il fedele amico Fiorello si produceva in un video ironico in cui si fingeva anonimo e lo accusava di essere sessista e meritevole di pena capitale: “Amadeus, ti sei messo contro tutti! (…) Le donne ce l’hai tutte contro, la politica tutta, destra e sinistra. (…). Ci vuole la pena di morte per te, per quello che rappresenti. Sei l’uomo più cattivo ”.

L’intervento di Fiorello in difesa del conduttore di Sanremo, la scelta di una linea che prende in giro e minimizza la questione cercando di dimostrare che una semplice dichiarazione è stata ingigantita, se possibile peggiora la situazione. L’impressione che restituisce la “vittima” di questo putiferio (e il suo strenuo difensore) è quella di qualcuno che non è mai stato attraversato dal pensiero che le parole pronunciate potessero risultare (e quanto) seriamente sessiste. In molti, nei mesi caldi del #Metoo, avevano accusato il movimento di esagerare, da Karl Lagerfeld a Brigitte Bardot: “ve la prendete per delle stupidate”, “non si può più dire una parola senza essere fraintesi” “bisogna camminare sempre sulle uova” sono le accuse di chi come Amadeus è finito nel mirino per “una parola sbagliata”. Nel migliore dei casi Amadeus ha peccato solo di aver soppesato male le parole? Piuttosto è il contrario, il conduttore rappresenta la (larga?) popolazione che trova eccessive le istanze di chi predica la fine dei pregiudizi nei confronti del sesso femminile. In quest’ottica, il festival di Sanremo, attraverso il suo conduttore, continua a essere lo specchio della società italiana.

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