Dal tasso di diffusione alla nuova valutazione dell’Oms, passando per le prime foto del coronavirus. Ecco tutti gli aggiornamenti sull’epidemia
La preoccupazione è alle stelle, mentre il coronavirus continua la sua corsa, facendo costantemente salire il numero di contagi e di decessi. Attualmente, a martedì 28 gennaio, i casi confermati sono circa 4.500, mentre i decessi sono saliti a 106. La maggior parte dei contagi si registra in Cina (4.409), ma il virus è stato rintracciato anche in altri Paesi come Francia (3 persone), in Thailandia (8 persone), in Australia e Stati Uniti (5 persone infette in ognuno) e proprio nella mattina del 28 gennaio è stato confermato il primo caso anche in Germania. Ecco quindi gli ultimi aggiornamenti e le ultime novità sull’epidemia da coronavirus.
La correzione dell’Oms: rischio globale alto
Il numero di contagi e di decessi continua a crescere costantemente. Tanto che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha corretto la valutazione del rischio che l’epidemia si diffonda, passando dal livello moderato ad alto. “Il rischio è molto alto per la Cina e alto a livello regionale e globale”, si legge nel rapporto rilasciato il 27 gennaio.
Il primo caso risale al primo dicembre
Secondo gli ultimi aggiornamenti, la città focolaio è Wuhan, con 2.714 casi confermati e 100 decessi. Finora si pensava che il primo caso di infezione da coronavirus fosse stato nel mercato ittico di questa città. Eppure, uno studio appena pubblicato sul Lancet ha dimostrato che il primo caso di infezione risale al primo dicembre e che la persona infettata non si sarebbe recata in quel mercato. Secondo le analisi, inoltre, dei primi 41 casi, 27 erano stati al mercato ittico di Wuhan a partire dal 10 dicembre, mentre altri 13 non hanno avuto alcun collegamento con il mercato. L’ipotesi più accreditata, quindi, è che il virus possa essere stato portato nel mercato ittico di Wuhan da una persona già infetta.
Il tasso di diffusione simile a quello della Sars
Le cifre dei contagi sono sempre più elevate e il virus sembra davvero inarrestabile. Come riporta la rivista Nature sul suo sito, infatti, il tasso di diffusione è paragonabile a quello del virus della Sars (sindrome acuta respiratoria) nelle prime fasi dell’epidemia del 2002-2003. In particolare, secondo le ultime stime dei ricercatori dell’Imperial College di Londra, che stanno collaborando con l’Oms, ogni persona che viene contagiata da 2019-nCov può infettarne a sua volta altre 2,6 in media, con un tasso che varia tra 1,5 e 3,5. Un valore, quindi, leggermente più alto di quello pubblicato dall’Oms la scorsa settimana, che andava invece da 1,4 a 2,5.
Si diffonde più facilmente
Responsabile di sintomi molto simili a quelli della Sars (polmonite, febbre, tosse, stanchezza, mal di testa), il coronavirus può diffondersi più rapidamente di quanto pensato finora (ma nulla di così strano per una malattia infettiva). Secondo uno studio pubblicato sul Lancet, infatti, potenzialmente le persone che non hanno sintomi possono ugualmente trasmette il virus. “Per questo è essenziale isolare i pazienti e rintracciare e mettere in quarantena le persone venute a contatto quanto prima”, hanno commentato gli autori, “ed educare le persone ad una corretta igiene personale, all’igiene del cibo e allertare gli operatori sanitari all’adozione di regole per controllare l’infezione ed evitare eventi di sovradiffusione del virus”.
Le prime foto del coronavirus
Ma che aspetto ha il coronavirus? A diffondere le sue prime tre foto al microscopio elettronico è stato il National Microbiology Data Center cinese. Mentre due immagini sono una l’ingrandimento dell’altra e raffigurano le particelle del virus isolate da un paziente, la terza mostra invece le particelle isolate da un campione ambientale a Wuhan.
Come far rientrare gli italiani
Mentre aumentano i controlli a Fiumicino e Malpensa, la task force istituita dal ministero della Salute ha affermato che i voli privati dalla Cina in arrivo in Italia atterreranno negli scali sanitari. In particolare, riporta l’Ansa, è stato deciso di convogliare verso l’aeroporto sanitario di Roma Fiumicino gli eventuali voli privati in arrivo dalla Cina destinati allo scalo di Ciampino. E, inoltre, si sta procedendo per consentire l’atterraggio dei voli dalla Cina solo a Roma Fiumicino e Milano Malpensa.
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