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giovedì, Set 12

A Bologna si costruisce Luna Farm, il parco dei divertimenti contadino


A Bologna aprirà, entro la fine dell’anno, Luna Farm: un parco giochi a tema contadino ideato dalla società (italiana) che gestisce Coney Island a New York

La presentazione di Luna Farm con le mascotte (foto: ufficio stampa)

Niente navicelle spaziali o galeoni dei pirati. Ma tori sugli autoscontri, galline che si muovono su una monorotaia, mulini che diventano ruote panoramiche. Aprirà entro la fine del 2019 Luna Farm, parco dei divertimenti a tema agricolo in costruzione presso Fico Eataly World, grande parco dedicato al cibo e alla cultura alimentare a Bologna.

Per il momento è ancora in fase di cantiere (mostrato ai giornalisti giovedì 12 settembre), ma i creatori assicurano che mancano pochi mesi all’apertura dei 6.500 metri quadri di giostre indoor (in gran parte al chiuso, in parte all’aperto ma coperti).

Il cantiere di Luna Farm (foto: Federica Maccotta)

A ideare il parco, pensato per bambini dai due ai dodici anni, è il Gruppo Zamperla: un’eccellenza italiana (il presidente, Alberto Zamperla, si definisce orgogliosamente “un giostraio”) che è il primo fornitore di Disney e che gestisce luna park in tutto il mondo, a partire da quello di Coney Island a New York. Quello di Bologna sarà il primo parco giochi in Italia del gruppo. “Finalmente”, commenta Alberto Zamperla, che racconta di aver provato a creare un parco sulla storia della Serenissima a Venezia e uno sulle eccellenza lombarde (Leonardo da Vinci in primis) nell’ex area di Expo a Milano, senza riuscirci.

Giostre in costruzione nel cantiere di Luna Farm (foto: Federica Maccotta)

Nel parco, progettato dalla design company Team Park Project, ci saranno quindici attrazioni: tredici giostre vere e proprie, pensate per varie fasce d’età, un simulatore e un cinema dinamico. L’ambientazione è, naturalmente, una fattoria: quella del contadino Gianni, che ci vive e lavora con gli animali, comprese le mascotte di Luna Farm (l’ape Martina, la maialina Penelope, il gallo Ricky, il toro Valentino).

Il render della giostra “Samba Balloon” (foto: ufficio stampa)

A tema fattoria sono le aree del parco e le sue giostre: si va dal pollaio al fienile, dall’officina alle arnie. Tra le attrazioni più interessanti dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, ci sono gli autoscontri di ultima generazione che dialogano con la realtà virtuale (ogni vettura è videomappata e interagisce con le proiezioni fatte sulla piastra dell’autoscontro) e il painting wall, un grande schermo su cui i bambini possono dipingere con le mani usando dei colori virtuali, grazie alla mappatura della posizione delle dita. E ancora un simulatore in realtà virtuale.

Ma non manca la monorotaia sospesa da percorrere a bordo di una gallina, una piccola montagna russa con speciali sedili rotanti, giostre legate al processo di produzione del miele, una casa piena di tranelli e divertimenti. Sette attrazioni sono ad accessibilità facilitata, in modo da permettere anche a persone con disabilità di divertirsi. E nella giostra a tema spaventapasseri c’è una vettura direttamente accessibile anche in carrozzina.

Il render della giostra “Magic Bikes” (foto: ufficio stampa)

L’inclusione è infatti uno dei pilastri di Luna Farm, che ha richiesto un investimento di undici milioni di euro e che porterà nell’immediato cinquanta posti di lavoro, anche in collaborazione con il progetto “Insieme per il lavoro” per l’impiego di persone fragili. L’altro pilastro è la volontà di fare edutainment, educare divertendo, e di rivolgersi proprio ai più piccoli per porre le basi della cultura alimentare.

“Fico è un esempio di come in Italia l’imprenditoria privata si accolli un lavoro pubblico, cioè quello di fare educazione”, ha spiegato Oscar Farinetti, fondatore di Eataly. “Puntiamo ai bambini perché hanno ancora la capacità di cambiare idea, di fare domande, di essere pieni di dubbi. Dai bambini ripartiamo per creare fiducia, accoglienza, ottimismo, integrazione.

In attesa dell’apertura di Luna Farm (di cui non si conoscono ancora i prezzi di ingresso, ma si prevede una permanenza di due-tre ore), gli appassionati di cantieri possono controllare lo stato dei lavori grazie agli Umarell Days. Dal 21 settembre al 13 ottobre, ogni sabato e domenica, vengono organizzati tour gratuiti del parco che verrà.

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